L’ultimatum della Germania: «L’Italia rispetti Dublino o non accogliamo più migranti». Scoppia il caso delle Ong finanziate da Berlino

Il governo di Olaf Scholz annuncia investimenti «imminenti» alle no-profit che si occupano di accoglienza e salvataggi in mare. Palazzo Chigi: «Non ne sapevamo nulla, sarebbe una grave anomalia»

Dopo la querelle diplomatica tra Roma e Parigi sul ricollocamento dei migranti sbarcati in queste settimane a Lampedusa, spuntano segnali di tensione anche con la Germania. Oggi Nancy Faeser, ministra tedesca dell’Interno, ha lanciato una sorta di ultimatum al governo Meloni: «L’Italia non sta rispettando le riammissioni del sistema di Dublino. E finché non lo farà, nemmeno noi accoglieremo altri rifugiati», ha detto Fraser parlando in una trasmissione di Zdf. Insomma, nessun meccanismo di solidarietà fino a quando il governo italiano «verrà incontro a noi» per adempiere «ai suoi impegni». Le dichiarazioni della ministra dell’Interno arrivano dopo l’indiscrezione dell’Ansa di questa mattina, secondo cui il governo di Olaf Scholz starebbe lavorando per approvare al più presto un finanziamento da centinaia di migliaia di euro per un progetto di assistenza a terra di migranti in Italia e uno per una Ong che opera salvataggi in mare.


I finanziamenti del governo tedesco alle Ong

A svelare all’Ansa la notizia è un portavoce del ministero degli Esteri di Berlino, che non ha precisato però il nome dell’organizzazione non governativa scelta dall’esecutivo di Scholz. «L’obiettivo è sostenere sia il soccorso civile in mare che i progetti a terra per le persone soccorse in mare – ha precisato il portavoce del dicastero tedesco -. Abbiamo ricevuto diverse richieste di finanziamento. In due casi l’esame delle domande è già stato completato. L’erogazione dei fondi, in questi due casi, è imminente». L’investimento totale del ministero degli Esteri di Berlino è 2 milioni di euro, che saranno suddivisi in 400-800mila euro per il finanziamento di ciascun progetto. Tra le ong che riceveranno il finanziamento dal governo tedesco c’è anche la Comunità di Sant’Egidio. «Nell’ambito di un rapporto che esiste da tanti anni con lo Stato tedesco, è stato firmato un nuovo accordo che servirà a sostenere i nostri progetti di accoglienza e integrazione dei migranti già arrivati sul territorio italiano, non per il salvataggio in mare», precisa l’organizzazione. Tra gli altri beneficiari dei fondi di Berlino potrebbe esserci, come scriveva qualche mese fa Der Spiegel, anche l’organizzazione tedesca United 4 Rescue, che finanzia navi di ong impegnate nel soccorso di migranti nel Mediterraneo.


Piantedosi: «Non ne sappiamo nulla»

I finanziamenti del governo tedesco, come detto, dovrebbero andare sia alle ong che operano in mare sia a progetti di assistenza a terra dei migranti già sbarcati in Italia. Eppure, il governo italiano sostiene di non essere al corrente dei piani su cui è al lavoro Berlino. «Noi non ne sappiamo nulla, non abbiamo progetti in corso, non ci risulta che ci siano discorsi di questo genere», ha commentato il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. Il titolare del Viminale si è detto stupito del fatto che il governo tedesco «abbia questi obiettivi di proiettare la sua generosità sul territorio nazionale, io suggerirei di farlo sul proprio territorio. Mi sembrerebbe molto più coerente che l’approccio umanitario, che tutti noi dobbiamo avere, sia curato sul proprio territorio nazionale». Stessa linea anche da Palazzo Chigi, dove la notizia è stata accolta con «grande stupore». Il governo italiano, fanno sapere fonti della presidenza del Consiglio, «prenderà immediatamente contatto con le autorità tedesche per un chiarimento. Si confida che la notizia sia priva di ogni fondamento perché il finanziamento da parte della Germania di attività di Ong sul territorio italiano sarebbe una grave anomalia».

Il memorandum con la Tunisia

Mentre tra Italia e Germania le relazioni si fanno sempre più tese, la Commissione europea tira dritto sull’attuazione del memorandum d’intesa con la Tunisia. Oggi l’esecutivo di Bruxelles ha annunciato 60 milioni di sostegno al bilancio del Paese nordafricano e un pacchetto di assistenza operativa sulla migrazione per circa 67 milioni di euro, che serviranno a finanziare la repressione delle reti di trafficanti illegali. Ad annunciare l’esborso delle prime somme è la portavoce della Commissione Ana Pisonero, secondo cui i piani su cui è al lavoro Bruxelles «aiuteranno ad affrontare la situazione urgente che vediamo oggi a Lampedusa». L’esecutivo comunitario, ha aggiunto, è impegnato a «portare avanti l’attuazione del memorandum dando priorità alla repressione delle reti di trafficanti e intensificando l’assistenza dell’Ue per lo sviluppo delle capacità delle autorità di contrasto tunisine, nonché il sostegno ai rimpatri dei volontari e al reinserimento dei migranti migranti nei loro paesi di origine nel pieno rispetto».

Credits foto: EPA/Justin Lane | Il cancelliere tedesco Olaf Scholz durante una seduta del Consiglio di sicurezza dell’Onu a New York (20 settembre 2023)

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