Da Roma a Milano, gli studenti tornano nelle tende contro il caro-affitti: «Finora solo promesse e contentini»

Inizia oggi – lunedì, 25 settembre – e durerà tutta la settimana la mobilitazione dell’Unione degli Universitari

Il popolo delle tende torna a far sentire la propria voce contro il caro-affitti. Inizia oggi – lunedì, 25 settembre – e durerà tutta la settimana, la mobilitazione dell’Unione degli Universitari che porterà flash mob e presidi in 25 città universitarie di tutto il Paese. A Milano, gli studenti hanno piantato le proprie tende fuori dall’Università Statale: «Con l’inizio del nuovo anno accademico – spiegano in un comunicato – nonostante le intense mobilitazioni della primavera scorsa contro il caroaffitti, nulla è cambiato: dalle istituzioni, dal Governo alle amministrazioni comunali sono arrivate soltanto finte promesse o insufficienti contentini, che non mettono in discussione i paradigmi che hanno prodotto e che continuano ad alimentare questa crisi», scrivono.


Risposte contro il carovita

Per questo, gli universitari di tutta Italia si stanno organizzando per «ottenere risposte vere contro il carovita». Per il diritto allo studio e alla casa, in particolare, «servono – continuano – l’abolizione della legge 431/98, la reintroduzione dell’equo canone, il divieto di accesso ai privati ai bandi della legge 338/2000, studentati pubblici e accessibili e un reddito studentesco». Gli studenti di “Cambiare Rotta” rilanciano infine l’assemblea pubblica «Dalle tende alle aule: inizia un nuovo anno di lotta» in programma il 28 settembre al Controchiostro occupato in Statale, e la mobilitazione nazionale del 19 ottobre con Asia Usb e il Movimento per il diritto all’abitare.


La protesta davanti a La Sapienza a Roma

Anche a Roma gli studenti stanno piantando nuovamente le tende davanti all’università La Sapienza. «Abbiamo deciso – si legge nel comunicato degli studenti dell’Udu (Unione degli universitari, ndr) – di protestare in quanto il Governo continua ad ignorare il caro studi e la crisi abitativa, senza attuare alcuna soluzione concreta. Ci sentiamo traditi rispetto alle promesse che avevamo ricevuto prima dell’estate», concludono.

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