L’attrice Ketty Roselli è morta all’età di 51 anni a Roma, dopo aver lottato a lungo contro una malattia. Conosciuta tra il grande pubblico soprattutto per il suo ruolo di dottoressa Flavia Cortona nella soap opera CentoVetrine, Roselli sarà celebrata con una cerimonia di addio buddista al Teatro Marconi di Roma, lunedì 2 ottobre alle 11.00. Sono diversi i volti che assunto in televisione, così come al cinema e in teatro. Lungo la sua carriera l’attrice ha preso parte ad alcune puntate di fiction Rai, come la nota serie Don Matteo e Tutti pazzi per amore. Numerosi gli spettacoli teatrali che negli ultimi anni hanno caratterizzato la sua vita professionale. La 51enne ha recitato, infatti, in diversi musical, dall’opera rock
Jesus Christ Superstar a Febbre del sabato sera per la regia di Massimo Piparo, e da Grease a Chorus Line con la regia rispettivamente di Saverio Marconi e Franco Miseria. Senza dimenticare anche Serata d’onore e Buonasera con Gigi Proietti e Sweet Charity con Lorella Cuccarini.
L’annuncio sui social
A far sapere della sua morte è stata la comparsa di un messaggio scritto sui suoi social media: «È partita per il suo nuovo viaggio, dopo aver lottato fino all’ultimo senza mai mollare per la vita che tanto amava. Ricorderemo sempre il suo sorriso, la sua risata, la sua comicità, il suo talento, la sua empatia, il suo preoccuparsi per gli amici, la sua voglia di vivere, di viaggiare e di scoprire nuove cose», si legge. «Questa era Ketty – prosegue il testo -, la migliore amica del mondo. Quando guarderete il mare che tanto amava, ricordatevi di lei. Buon viaggio tesoro». Immediati e numerosi i messaggi di cordoglio da parte di amici e colleghi. «Io e te siamo ancora là. In quel camerino, a stirare il tuo vestito rosso, a farmi insegnare come vestirmi meglio e non da vecchia. Siamo ancora là a ridere, imprecare e capire come usare i social. Io e te siamo ancora là. Per sempre», commenta Ludovica Di Donato. «Non è possibile», scrive Pietro Genuardi.
Foto di copertina: profilo social Ketty Roselli, fotografo Paolo Gavardi
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