Campi Flegrei, il decreto sull’evacuazione e le ristrutturazioni delle case: il piano in 4 punti del governo

Approvato in cdm il provvedimento urgente. E Musumeci chiama in causa De Luca sui fondi: «Dal governo 52 milioni, dalla Regione Campania niente»

È stato approvato in Consiglio dei ministri il decreto legge con misure urgenti di prevenzione per l’area dei Campi Flegrei, dove da settimane si verificano continue scosse di terremoto di lieve entità. Il documento approvato dal governo, fa sapere l’Ansa, comprende un «piano straordinario di analisi della vulnerabilità delle zone edificate direttamente interessate dal fenomeno bradisismico». La strategia dovrebbe articolarsi in quattro punti: uno studio di microzonazione sismica, un’analisi della vulnerabilità sismica dell’edilizia privata, un’analisi della vulnerabilità sismica dell’edilizia pubblica e un programma di implementazione del monitoraggio sismico e delle strutture. A quello per l’analisi delle vulnerabilità si aggiunge poi un altro piano: quello di evacuazione, da elaborare entro i prossimi tre mesi. «L’obiettivo del governo – ha commentato il ministro alla Protezione Civile Nello Musumeci a margine del cdm – è quello di continuare a lavorare sempre meglio per le emergenze ma al tempo stesso di passare a una seria prevenzione. Conviene intervenire laddove possibile per evitare che l’emergenza assuma contorni e proporzioni diverse».


La polemica di Musumeci sui fondi

Il decreto del governo stanzia complessivamente 52 milioni per il piano sui Campi Flegrei. Di questi, 15 milioni saranno riassegnati attraverso un nuovo capitolo del bilancio autonomo della presidenza del Consiglio dei ministri destinato alla Protezione Civile, mentre altri 37,2 milioni arriveranno da risorse già stanziate per la prevenzione del rischio sismico. E proprio sul tema dei fondi è il ministro Musumeci ad aprire una piccola polemica con il governatore campano Vincenzo De Luca. «L’impegno di spesa a copertura del provvedimento è di 52,2 milioni di euro, tutte risorse finanziarie approntate dallo Stato, dal governo. Abbiamo chiesto alla Regione Campania, che però ha deciso di non partecipare, ha ritenuto di non doverlo fare, speriamo nelle prossime settimane cambi idea», ha polemizzato il ministro della Protezione civile a margine del cdm. «In ogni caso – ha aggiunto – noi andiamo avanti e intendiamo farlo in collaborazione con gli enti locali e con la prefettura».


Il piano di evacuazione (e comunicazione)

La bozza del documento prevede che entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore del decreto venga elaborato «uno specifico piano speditivo di emergenza per il territorio interessato, basato sulle conoscenze di pericolosità elaborate dai Centri di competenza e contenente le procedure operative da adottare in caso di recrudescenza» delle fenomeno del bradisismo. La pianificazione, si legge nella bozza del decreto, sarà testata attraverso attività esercitative del servizio nazionale della Protezione civile. Alle esercitazioni si aggiungeranno poi le attività di comunicazione rivolte ai cittadini, con un potenziamento delle iniziative sulla conoscenza dei rischi e delle buone pratiche di Protezione civile. Le attività, a cui parteciperanno anche i volontari, si estenderanno anche a scuole e giornalisti, tramite gli appositi corsi di formazione professionale continua. «La comunicazione per noi è essenziale, bisogna cominciare dalle scuole – ha commentato il ministro Musumeci -. A parte i Campi Flegrei, in questi giorni stiamo distribuendo oltre un milione di opuscoli nelle scuole secondarie di primo grado finalizzate a richiamare l’attenzione degli alunni sulla prevenzione».

Le strutture ad hoc della Protezione civile

Tra le altre novità previste dal decreto del governo, scrive l’Adnkronos, c’è la previsione di «un’analisi della vulnerabilità sismica» dell’edilizia privata e pubblica con un piano di misure per la «mitigazione». L’articolo 6 della bozza del documento prevede poi aree e strutture ad hoc per accogliere i cittadini in caso di evacuazione, che – come avvenuto in passato per altre situazioni simili – potrebbero essere container o prefabbricati. A tal proposito, il decreto segnala la necessità di avviare un «reclutamento di unità di personale a tempo determinato, da impiegare per un periodo di dodici mesi dalla data dell’effettiva presa di servizio» per potenziare le strutture locali della protezione civile, acquistare nuovi veicoli e allestire le strutture di accoglienza per la popolazione.

I controlli sulle case popolari

E proprio nel giorno in cui il governo ha varato il decreto legge per i Campi Flegrei, l’Agenzia campana per l’edilizia (Acer) ha annunciato di aver attivato un programma straordinario di verifiche sulla stabilità sismica degli edifici di edilizia residenziale pubblica. L’indagine, fa sapere l’Acer, punta a «individuare le eventuali vulnerabilità sismiche di ben 430 edifici (tutti di proprietà Acer) presenti nella Zona Rossa che abbraccia i comuni di Pozzuoli, Bagnoli, Fuorigrotta, Agnano, Bacoli, Monte di Procida, Soccavo e Pianura». Nel primo giorno di sopralluoghi sono stati controllati 3 fabbricati, per un totale di 24 alloggi. E, fa sapere l’agenzia, «non sono state rilevate particolari problematiche riconducibili agli eventi sismici delle ultime ore». Al di là dei danni contingenti, però l’obiettivo resta la mappatura dello stato di salute dei fabbricati di proprietà Acer, così da intervenire – dove necessario – con lavori straordinari.

Credits foto: ANSA/Ciro Fusco | Gente scesa in strada dopo una scossa di terremoto a Pozzuoli (3 ottobre 2023)

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