Alessia Pifferi aggredita in carcere dalle altre detenute. L’amica non crede alla versione dei disturbi psichici: «È diabolica, non pazza»

La donna sarebbe stata colpita da spinte, raggiunta da sputi e insultata durante un trasferimento

Alessia Pifferi, la donna accusata dell’omicidio della figlia di 18 mesi, sarebbe stata oggetto di aggressione da parte di altre detenute durante i suoi trasferimenti in carcere. Spinte, sputi e insulti: il criminologo Massimo Picozzi, che in passato è stato direttore sanitario nella casa circondariale di Busto Arsizio, a Quarto Grado si è detto «sorpreso» per l’accaduto. «Un tempo c’era questa attenzione per una categoria di criminali che erano oggetto di particolare violenza da parte di altri detenuti. Poi col tempo si è perduto. Un po’ mi ha sorpreso. La spiegazione che mi sono dato per questa aggressività, questa rabbia, è che questo delitto abbia colpito l’immaginario anche di donne detenute e quindi in qualche misura già indurite dalla vita, ma evidentemente questo è un crimine che ha colpito tutti». Pifferi è sotto processo, accusata di aver causato il decesso della bambina: Diana è stata lasciata da sola, in casa, mentre la madre era andata via per sei giorni, a Leffe, per stare con il compagno Angelo Mario. Al ritorno, il 20 luglio 2022, la donna ha trovato sua figlia morta di stenti.


Sempre ai microfoni di Quarto Grado, un’amica di Pifferi che è stata ascoltata dalla questura, ha detto: «Nessuno lo va mai a pensare che si può fare una cosa del genere. Tutte le mamme, anche gli animali mamme, portano i cuccioli appresso. Chi va mai a pensare che questo essere poteva lasciare la bambina da sola, ma chi lo va mai a pensare?». L’amica ha anche affermato di non ritenere che Pifferi soffra di disturbi psichici: «Secondo me lei è un po’ ignorante come persona ed è diabolica, però pazza non è. Cioè ma chiunque, ma anche se ragionassi come una bambina di cinque anni, mi perdoni, come fai a lasciare… una bambina di cinque anni non lascerebbe mai neanche il suo gatto per un’ora da solo. Una persona di 36 anni adesso la vogliono far passare come scema? Come pazza? Ma anche no! Ma lei sta recitando perché ribalterà tutta la frittata sugli altri e non è così. Perché tutto è tranne che pazza, ecco tutto tranne che pazza! Lei vuole farsi passare come pazza ma non lo è».


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