Obiettivo i tunnel sotto Gaza, dove Hamas si nasconde con l’aria condizionata: il piano d’attacco di Israele (e con quali armi)

Sul campo Sayeret Golani, gruppo d’élite dalla brigata di fanteria d’assalto meccanizzata

Attacco via mare, via aria, via terra. Ma non sarà facile. Perché Gaza è un campo urbano, differente da ogni altra guerra. Queste le indiscrezioni sulle prossime mosse di Israele contro Hamas. Le prossime azioni contro al Striscia di Gaza dove i vertici dell’organizzazione terroristica si nascondono. Secondo il Corriere della Sera la nuova fase, come la chiama il premier Bibi Netanyahu, ora punta alla «metropolitana di Gaza».


I tunnel sotto casa, tra internet e aria condizionata dove Hamas telecomanda i razzi

L’esercito israeliano punta ai tunnel scavati sotto la Striscia, dal 2005 a oggi, su vari livelli, tra gli 8 e i 30 metri di profondità. «Perché a Gaza – spiega Jonathan Conricus, capitano Idf – c’è uno strato di protezione inesistente per i civili, lasciati senza bunker a fare i martiri nelle case. E poi c’è uno strato profondo, protettissimo, riservato ai capi di Hamas: da lì, con aria condizionata, cibo e internet, guidano le operazioni e telecomandano i razzi». Sono 500 km, cento più della metro di Londra simili a quelli degli jihadisti siriani e iracheni ad Aleppo e a Mosul. Le aree di attacco sono tre: Gaza City, al centro della Striscia e il sud di Khan Younis. Per lo Shin Bet, il servizio d’intelligence, la testa si trova nella prima area.


Le armi, il corpo d’elite

L’unità della marina Shayetet 13 (pari ai colleghi americani), quella sayeret Maglan (campione della tecnologia) e la Sayeret Golani, gruppo d’élite dalla brigata di fanteria d’assalto meccanizzata, specializzata proprio contro i commandi: sono loro che si preparano all’operazione di terra dentro la Striscia. A parlarne è oggi il Corriere della Sera. Quasi 25 miliardi di dollari sono già stati indirizzati verso una modernizzazione tecnologica da Benny Gantz, capo di Stato Maggiore durante i due messi di guerra contro Hamas del 2014 e adesso nel gabinetto ristretto di guerra: «L’obiettivo di questi cambiamenti è creare una forza di dimensioni ridotte ma più letale, capace di affrontare nemici non convenzionali in ambienti complessi e su fronti multipli».

(foto ANSA/EPA/MARTIN DIVISEK)

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