È morta Piper Laurie: ecco chi era l’attrice di “Carrie” e “The Hustler” e attivista per i diritti civili

Dalle tre nomination agli Oscar alla pausa dalla recitazione durata ben 15 anni

L’attrice americana Piper Laurie è morta all’età di 91 anni nella sua casa di Los Angeles. A confermarlo è stata la sua rappresentante Marion Rosenberg al portale di Variety. Era nota al grande pubblico per aver recitato in alcuni film molto noti come Lo spaccone di Robert Rossen (1961), Carrie – Lo sguardo di Satana di Brian De Palma (1976) e Figli di un dio minore di Randa Haines (1986). Inoltre, per tutte queste tre pellicole è stata candidata a un premio Oscar. Non solo cinema, Laurie ha recitato anche per alcune serie televisive, tra cui – all’inizio degli anni Novanta – Twin Peaks di David Lynch. Qui aveva il ruolo di Catherine Packard Martell, che l’aveva portata a due delle sue nove nomination agli Emmy. Dopo essersi ritirata per più di un decennio, la 91enne era tornata al cinema e alla televisione a metà degli anni Settanta ed era stata nuovamente nominata per la sua interpretazione in “Carrie” e “Figli di un Dio minore”.


La pausa dal cinema e l’interesse per i diritti civili

Laurie in passato ha più volte puntato il dito contro l’industria della recitazione perché la sceglievano per interpretare sempre gli stessi ruoli. Così dopo aver rotto il suo contratto con Hollywood ed essersi trasferita a New York per ricoprire altri ruoli, si allontanò dalla professione per ben 15 anni. In questo frangente si avvicinò al movimento per i diritti civili e si interessò alla guerra del Vietnam. Durante quel periodo sposò, inoltre, il critico cinematografico Joe Morgenstern e con lui ebbe una figlia. «Ero disincantata e cercavo un’esistenza più significativa per me», disse in un’intervista degli anni ’90. Laurie divenne nota anche per le sue qualità culinarie dopo che le sue ricette apparvero sul New York Times.


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