Incidenti Mestre, perché Venezia ferma i pullman elettrici Yutong: «In Italia ne circolano 70»

L’assessore ai trasporti Boraso: forse è una coincidenza, ma…

La giunta del sindaco Luigi Brugnaro a Venezia ha deciso di sospendere la circolazione dei pullman della società La Linea. Il nuovo incidente che ha visto protagonista un autobus e che ha provocato 15 feriti sembra essere stato provocato da un malore. L’autista ha detto di aver «visto tutto bianco» prima di perdere il controllo del mezzo. Mentre i primi risultati dell’autopsia su Alberto Rizzotto, l’autista morto nell’incidente sul cavalcavia della Vempa, sembrano escludere il malore improvviso. Eppure la giunta parla di una «scelta prudenziale». E l’assessore ai trasporti Renato Boraso spiega: «Sarà pure una coincidenza che due mezzi uguali abbiano avuto qualcosa che non quadra nello stesso periodo, ma la faccenda rimane delicata». Il comune sospenderà anche l’autorizzazione al servizio navetta per il camping Hu di Marghera.


I bus e La Linea

I bus elettrici Yutong non si potranno usare fino a nuovo ordine. I mezzi hanno coperto nove tratte date in gestione a “La Linea” per nove anni. Ognuno può ospitare sino a 87 passeggeri, di cui 27 a sedere e uno in sedia a rotelle. Sono a emissioni zero e hanno un’autonomia da 400 chilometri grazie alle batterie elettriche collocate sul tetto. La ricarica avviene in circa tre ore e mezza. Massimo Fiorese, amministratore delegato de “La Linea”, spiega oggi al Corriere della Sera che «A Venezia, dall’ottobre del 2022, la nostra flotta ha percorso un milione di chilometri e non ha mai avuto alcun problema meccanico. E di mezzi Yutong per il trasporto locale nel nostro paese, a oggi, ne sono stati venduti circa settanta». Dal 2023 sono utilizzati anche a Bergamo (10 bus) o Udine (3).


Quanti ne circolano

«Non solo. Circolano anche a Padova, Torino e presto circoleranno anche in Sicilia. Ma del resto Yutong ha il 25 per cento del mercato mondiale e produce sino a 400 mezzi al giorno. In Europa l’anno scorso è stata leader di vendite con ottime performance in Francia, Norvegia e D animarca. Sono prodotti in Cina ma prima di mettere le ruote nelle strade di qualsiasi paese dell’Unione europea, hanno ottenuto l’omologazione con i nostri standard di sicurezza». Fiorese è indagato insieme ai dipendenti del comune Roberto di Bussolo e Alberto Cesaro per omicidio stradale in relazione all’incidente del pullman. I bus della società La Linea Spa, sono del modello E-12. Hanno un’autonomia di 400 chilometri assicurata da batteria collocate sul tetto, posizione considerata sicura, per un totale di 350 chilowatt. I veicoli della flotta usata a Mestre sono 20.

Le caratteristiche tecniche

Il bus, in base alle caratteristiche rese note dal costruttore, è considerato adatto al servizio urbano ed extraurbano con emissioni zero allo scarico. Tra le dotazioni tecnologiche, un sistema anticollisione automatico e telecamere interne e esterne. Tutta la diagnostica per la manutenzione viene monitorata da remoto dall’azienda costruttrice. Yutong, nel pubblicizzare i mezzi green, dice che i pacchi batterie del bus E-12 «sono dotati di un dispositivo che protegge dai cortocircuiti e garantisce un adattamento del sistema multilivello. In caso di sovraccarico esterno anomalo o di cortocircuito, il circuito guasto può essere disconnesso in tempo». Per la sicurezza delle batterie inoltre c’è un «sistema che le isola utilizzando una struttura che può resistere alla combustione a lungo termine fino a 1.300 °C per più di 2 ore».

Gli standard

Secondo l’azienda, tutte le unità batteria lo standard di test di sicurezza europeo. L’azienda cinese avrebbe voluto partecipare ad un appalto del Gruppo trasporti torinesi, controllata del Comune di Torino e che si occupa dei trasporti locali, ma era stata esclusa. L’appalto prevedeva proprio la fornitura di bus.

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