Cosenza, espulso gambiano ritenuto vicino all’Isis: aveva frequentato un campo dell’organizzazione terroristica in Libia

Salgono così a 54 le persone espulse dall’Italia quest’anno; 712 dal 2015

Ousmam Sillah, 28enne gambiano sbarcato in Italia nel 2016, è stato espulso oggi, mercoledì 18 ottobre, poiché ritenuto vicino all’Isis. Il provvedimento è stato firmato dal prefetto di Cosenza. Dalle indagini risultava aver frequentato un campo dell’organizzazione terroristica in Libia ed era stato condannato dalla Corte di assise di Napoli a cinque anni di carcere per partecipazione. Il 28enne era emerso all’attenzione sotto il profilo della sicurezza in seguito agli accertamenti avviati sul conto del connazionale Alagie Touray, arrestato – nell’ambito di un’operazione congiunta Digos-Ros – per terrorismo nel 2018. Scarcerato, l’uomo era stato trasferito al Cpr di Bari in attesa del perfezionamento delle procedure di rimpatrio. All’esito del diniego dell’istanza di protezione internazionale e della dichiarazione di inammissibilità della Commissione territoriale del capoluogo pugliese del ricorso presentato, Sillah è stato oggi rimpatriato nel Paese d’origine, con volo charter partito dalla frontiera aerea di Roma Fiumicino e diretto a Banjul (Gambia), con scalo a Monaco di Baviera in Germania. Salgono così a 54 le persone espulse dall’Italia quest’anno. Per un totale di 712 espulsioni dal 2015. Di queste, 160 sono state firmate dal ministro dell’Interno, 414 dal prefetto, 111 dall’autorità giudiziaria, 5 per riammissione «procedura Dublino», 2 in base agli accordi di riammissione Ue, 20 i respingimenti.


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