Alta tensione in Medio Oriente, attaccate basi Usa in Siria e Iraq. E i Marines intercettano missili dallo Yemen: «Puntavano verso Israele»

Le forze americane colpite da tentativi di attacco con razzi e droni. Cacciatorpedinieri in azione nel Mar Rosso

Nelle ultime 24 ore le basi Usa in Iraq sono state colpite da un’ondata di attacchi di droni. In serata diversi razzi e velivoli senza pilota hanno preso di mira la base aerea di Ain al-Asad, che ospita forze statunitensi e altre forze internazionali nella parte occidentale del Paese. All’interno della base sono state udite numerose esplosioni, riferiscono media Usa. L’esercito iracheno ha dichiarato di aver chiuso l’area intorno alla base e di aver avviato un’operazione di ricerca. Non è ancora chiaro se gli attacchi abbiano causato vittime o danni. In mattinata, un raid nella stessa zona aveva portato al leggero ferimento di alcune delle forze della coalizione presenti nell’insediamento. Ma a far crescere la paura di un’escalation in tutta la regione è anche un altro attacco contro altri due basi statunitensi in Siria. A renderlo noto è Politico, citando un dirigente americano a conoscenza dei fatti. Le forze statunitensi avrebbero intercettato un certo numero di droni diretti verso le loro posizioni in due basi: Al Tanf, vicino ai confini con l’Iraq e Conoco nella regione settentrionale di Deir al-Zor, secondo il dirigente statunitense. Al momento gli attacchi non sono stati rivendicati, a differenza di quelli iracheni. La Resistenza Islamica in Iraq, un gruppo di milizie appoggiate dall’Iran, ha promesso «ulteriori operazioni contro l’occupazione americana» e minacciato di attaccare le strutture degli Stati Uniti, ritenuti colpevoli di sostenere Israele. «I nostri missili, droni e forze speciali sono pronti a dirigere attacchi contro il nemico nelle sue basi e a distruggere i suoi interessi se interviene in questa battaglia», ha detto Ahmad Abu Hussein al-Hamidawi, capo della milizia sciita irachena Kataib Hezbollah. Nel frattempo, una nave da guerra della marina statunitense ha abbattuto tre missili da crociera per attacco terrestre e diversi droni lanciati dallo Yemen e diretti a Nord. Per il Pentagono «sarebbero stati lanciati dai ribelli Houthi (sostenuti dall’Iran, ndr) ed erano potenzialmente indirizzati verso obiettivi in Israele». Secondo alcune fonti stutitensi, la Uss Carney, un cacciatorpediniere della Marina, si trovava nel Mar Rosso quando ha intercettato i razzi. 


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