Che cos’è il Captagon, la «cocaina dei poveri» usata dai terroristi di Hamas per compiere il massacro in Israele

La droga sintetica che spopola in Medio Oriente era usata anche dall’Isis per spingere i suoi «soldati» alle azioni più pericolose

Erano sotto effetti di stupefacenti, i terroristi di Hamas che sabato 7 ottobre hanno fatto strage di civili nel sud di Israele. O almeno una parte di loro. L’ultimo, tragico dettaglio sulle modalità dell’assalto che ha dato il via al nuovo conflitto in Medio Oriente è emerso questa mattina, quando i media israeliani hanno rivelato che tracce di Captagon sono state rinvenute nel sangue dei miliziano di Hamas fatti prigionieri dall’esercito quel giorno, e pillole della sostanza sono state trovate nelle tasche di alcuni di quelli rimasti uccisi nei feroci combattimenti susseguitisi. Ma che cos’è il Captagon? Soprannominata anche «cocaina dei poveri», è una droga sintetica, composta da anfetamina e caffeina in dosi elevate: l’effetto principale che produce sull’organismo umano è una forte eccitazione, tale da anestetizzare ogni paura e spingere a sentirsi chi l’assume più forte. Prodotta principalmente in Libano e in Siria, in passato è stata molto usata anche dall’Isis per «motivare» i suoi miliziani spinti alle azioni più pericolose o suicide. Anche gli autori degli attentati a Parigi del 2015, al Bataclan e altri obiettivi, ne fecero uso. «Purtroppo oggi c’è la possibilità di eccitare la gente per spingerla a compiere alcuni gesti, una manipolazione farmacologica e psicologica molto triste», ha commentato all’Ansa il direttore dell’Istituto Mario Negri Silvio Garattini. Anche perché tali sostanze sono ormai facilmente reperibili online e il loro prezzo sul mercato si è abbassato.


Business criminale

Il Captagon era il marchio di un medicinale psicoattivo prodotto negli anni ’60 e prescritto principalmente come trattamento per il disturbo da deficit di attenzione, la narcolessia e come stimolante del sistema nervoso centrale. Conteneva fenetillina, una droga sintetica che nel 1986 fu inclusa nella Tabella II della Convenzione delle Nazioni Unite sulle sostanze psicotrope, così che la maggior parte dei Paesi ne interruppe l’uso. Ora il Captagon è prodotto principlamente in Libano e Siria e lo smercio aiuta anche a finanziare le azioni terroristiche. Il contrasto alla produzione e al traffico di questa droga è di recente entrato pure nel dossier sulla normalizzazione dei rapporti tra i Paesi arabi e la Siria, dove si trovano diverse fabbriche di produzione. Secondo il governo britannico, il giro d’affari attorno al commercio del Captagon raggiungerebbe addirittura l’ammontare di 57 miliardi di dollari, vale a dire «tre volte i profitti sommati dei cartelli dei narcos messicani». Guadagni che verrebbero facilitati da figure vicine al potere di Damasco o dalle milizie filo-iraniane degli Hezbollah in cambio dell’incasso di cospicue percentuali.


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