Parigi, la paura contagia anche Mtv: cancellati gli European Music Awards. 18 fermi in Francia per i falsi allarmi bomba

Il ministro dell’Interno Darmanin ha annunciato anche che le autorità hanno schedato oltre mille minorenne nel Paese per islamismo

Gli Mtv Euoprean Music Awards 2023 di Parigi sono stati annullati a causa della «volatilità degli eventi mondiali». Lo hanno reso noto gli organizzatori sul proprio sito. L’evento, previsto per il 5 novembre al Paris Nord Villepinte della capitale francese non si terrà a causa delle conseguenze dell’intensificarsi del conflitto in Medio Oriente, sottolinea la Paramount Global. «Abbiamo deciso di cancellare il palinsesto per un di più di cautela nei confronti delle migliaia di dipendenti, membri della troupe, artisti, fan e partner che viaggiano da ogni angolo del mondo per dare vita allo show», si legge nella nota, che puntualizza: «Mentre assistiamo agli eventi devastanti in Israele e a Gaza, questo non sembra il momento adatto per una manifestazione globale musicale». Intanto, in tutta Europa sale l’allerta terrorismo. In Francia, sono decine gli aeroporti ancora bloccati, con voli cancellati e ritardi, la maggior parte dei musei chiusi e la Reggia di Versailles costretta ad evacuare i visitatori per il quarto giorno consecutivo. Il ministro dell’Interno, Gérald Darmanin, ha annunciato stasera a Bfm Tv che «18 persone sono state fermate nelle ultime 48 ore nel quadro delle inchieste per i falsi allarmi bomba». Si tratta «essenzialmente di minorenni che si presenteranno ora davanti al giudice». Per Darmanin, inoltre, i falsi allarmi lanciati in questi giorni, impediscono «alla società di andare avanti. Se c’è un messaggio che voglio far passare stasera è questo: rintracciamo tutti, attraverso gli indirizzi IP o i numeri di telefono. Lo faremo! Perché questi falsi allarmi fanno correre un rischio enorme al nostro Paese», ha promesso il ministro.


«Oltre mille minorenni schedati per islamismo in Francia»

Sono oltre mille i minorenni schedati per islamismo in Francia, ha detto ancora al programma televisivo Darmanin. «Si tratta di persone radicalizzate che si scambiano foto di decapitazioni, che consultano la propaganda dell’Isis». E, a questo proposito, ha aggiunto che «la maggior parte delle radicalizzazioni avvengono su Internet». E poi ancora: «Perché – si è chiesto – dei ragazzini di 11, 12, 13 anni, guardano dei video di decapitazioni sui loro cellulari? Non è colpa della polizia, si può dire anche che è un po’ colpa dei genitori». L’esecutivo francese – stando alle parole del ministro dell’Interno – starebbe inoltre seguendo una trentina di moschee sospettate di radicalizzazione: «Non mi tremerà la mano quando dovrò chiuderle», ha concluso.


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