Papa Francesco dopo il prete arrestato per estorsione sui funerali: «Basta elenco dei prezzi nelle parrocchie: non sono supermercati»

Il Pontefice ha anche criticato quei «giovani preti» che cercano abiti religiosi con i pizzi: «Uno scandalo»

«La Chiesa non è un supermercato» dice Papa Francesco in un intervento in spagnolo durante la diciottesima Congregazione generale del Sinodo dei vescovi. Un monito che arriva proprio nel giorno in cui un sacerdote è stato arrestato per estorsione a Siracusa, dopo che avrebbe imposto una tariffa di 100 euro per celebrare i funerali nella sua parrocchia. È frequente che in diverse parrocchie italiane vengano chieste “offerte” in occasione di matrimoni e battesimi, ad esempio. Un fenomeno che Papa Francesco condanna: «È doloroso trovare in alcuni uffici parrocchiali “l’elenco dei prezzi” dei servizi sacramentali come in un supermercato. O la Chiesa è il popolo fedele di Dio in cammino, santo e peccatore, o finisce per essere un’azienda di servizi vari, e quando gli agenti pastorali prendono questa seconda strada, la Chiesa diventa il supermercato della salvezza e i sacerdoti semplici dipendenti di una multinazionale». Bergoglio ha poi criticato anche quei «giovani preti» che può capitare di vedere nelle sartorie ecclesiastiche «che si provano abiti talari e cappelli o camici e rocchetti con pizzi». Il Papa ha commentato con amarezza: «Basta, questo è veramente uno scandalo. Il clericalismo è una frusta, è un flagello, una forma di mondanità che sporca e danneggia il volto della sposa del Signore, schiavizza il santo popolo fedele di Dio».


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