Sicilia, l’assessora figlia del boss che protesse il bandito Giuliano: «Non lo rinnego, ero solo una bambina» – L’inchiesta di Report

Nuccia Albano è stata la prima medico legale della Sicilia e ora ha le deleghe alla Famiglia e alle Politiche sociali: «Ho scelto questa professione per la legalità»

«Non posso rinnegare mio padre, ho scelto questa professione per la legalità. Ero solo una bambina, di questi atti ne sono venuta a conoscenza da grande, non rinnego la storia di mio padre e non ho avuto nessuna refluenza, né io né la mia famiglia». Ha risposto così l’assessora della regione Sicilia alla Famiglia, Nuccia Albano, all’inviata Claudia di Pasquale del programma Report. La giornalista l’ha incontrata a margine di un incontro in istituto scolastico, chiedendole dei suoi legami familiari con Domenico Albano, noto come capomafia di Borgetto – comune del Palermitano – e così definito nella Relazione sui rapporti tra mafia e banditismo in Sicilia della Commissione parlamentare d’inchiesta sul fenomeno della mafia in Sicilia del 1972. Secondo le inchieste, Domenico Albano protesse il bandito Salvatore Giuliano, condannato per la strage di Portella della Ginestra. In quell’occasione, 1 maggio 1947, la banda criminale capeggiata da Giuliano aprì il fuoco durante un comizio contro i lavoratori che stavano festeggiando il Primo maggio, uccidendo 11 persone e ferendone altre 30, quasi tutte in maniera grave. A microfoni della trasmissione di Sigfrido Ranucci, Nuccia Albano conferma di essere la figlia di quel Domenico, respingendo qualsiasi coinvolgimento con il mondo a cui era legato al padre. Nata nel 1950 e laureatasi in medicina nel 1977, è stata la prima medico legale donna della Sicilia. Dal 1981 ha prestato servizio all’Istituto di Medicina Legale e delle assicurazioni del Policlinico Universitario di Palermo e dal 1989 è stata dirigente di primo livello. Nel corso della sua carriera pluridecennale ha eseguito numerose autopsie sulle vittime della guerra di mafia che ha sconvolto Palermo, anche quelle sul giudice Giovanni Falcone e l’imprenditore anti pizzo Libero Grassi. Dal 15 novembre 2022 è entrata in giunta regionale, in rappresentanza della Democrazia cristiana, e ricopre il ruolo di assessora con deleghe alla Famiglia, alle Politiche Sociali e al Lavoro.



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