Il leader di Hamas e la minaccia sui civili: «Abbiamo bisogno del sangue di donne e bambini, ci spinge ad andare avanti» – Il video

Il discorso di Ismail Haniyeh, numero uno del gruppo terroristico palestinese

«L’ho detto in passato e lo dico ancora: Il sangue delle donne, dei bambini e degli anziani… Siamo noi che abbiamo bisogno di questo sangue perché risvegli dentro di noi lo spirito rivoluzionario, ci spinga ad andare avanti». A parlare è Ismail Haniyeh, leader di Hamas. In un appello pubblico rivolto a «tutti i popoli liberi del mondo», l’uomo a capo del gruppo di miliziani ha rivendicato il ruolo dei civili palestinesi nella guerra contro Israele. Un messaggio che sembra rivolto in realtà soprattutto a Israele, come a dire che i migliaia di civili uccisi finora a Gaza non indeboliranno Hamas. Anzi, accresceranno lo «spirito rivoluzionario» e l’odio nei confronti dello Stato ebraico. Una delle accuse che vengono mosse più di frequente a Hamas – considerata un’organizzazione terroristica da Unione europea, Stati Uniti e non solo – è proprio quella di usare i civili come “scudi” e nascondere le proprie sedi militari dentro edifici in uso anche a semplici cittadini palestinesi. «Chiedo a tutti – prosegue l’appello di Haniyeh, riportato dal sito Memri – di esercitare tutta la pressione necessaria per porre fine all’aggressione contro Gaza, per fermare questa guerra contro i nostri bambini, donne e anziani, le nostre moschee, le nostre università e le nostre case. Questa brutale aggressione deve finire. Questo nuovo olocausto deve finire».


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