Manovra, il taglio di 400 milioni ai fondi per i disabili. L’opposizione all’attacco: «Locatelli si dimetta»

Malavasi del Pd: «Uno scippo alle persone con disabilità. Prevedono solo un fondi di fondi già esistenti»

Via 400 milioni di euro. È questo il taglio previsto nell’ultima versione della legge di bilancio che oggi dovrebbe avere il via libera della Ragioneria e arrivare al Senato. Si configura così una promessa mancata della ministra per le disabilità del governo Meloni, Alessandra Locatelli (Lega), che aveva rassicurato sul ripristino del 350 milioni tolti al decreto Anticipi per coprire le spese del Superbonus. Una mossa del ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti, che fece anche il suo predecessore Daniele Franco che poi, però, rimise i fondi al suo posto. Oltre il danno, la beffa: non solo il governo Meloni non ha reintegrato i 350 milioni, ma ne sono stati sottratti altri 50.


«Un fondo di fondi già esistenti»

«Uno scippo alle persone con disabilità», lo definisce Ilenia Malavasi, deputata del Pd della commissione Affari Sociali. «La Ministra Locatelli ha mentito all’aula del Parlamento e alle associazioni. Pensano di ingannare milioni di cittadini con disabilità e le loro famiglie con un “Fondo unico per l’inclusione delle persone con disabilità” che non stanzia un euro di risorse aggiuntive, ma è un “fondo di fondi” esistenti», incalza. Il riferimento è al «Fondo unico per l’inclusione delle persone con disabilità» pari a circa 231 milioni di euro, previsto nella bozza della legge di bilancio, che al suo interno non ha nulla di nuovo, ma raccoglie il fondo per l’assistenza all’autonomia e alla comunicazione per gli alunni con disabilità, il fondo per il sostegno del ruolo di cura e di assistenza caregiver famigliari e il fondo per l’inclusione delle persone sorde e con ipoacusia.


«Se la bozza fosse confermata, Locatelli si dimetta»

A fare da eco alla deputata dem c’è il senatore di Italia Viva Enrico Borghi, capogruppo al Senato, che taccia quanto previsto dalla bozza di manovra come «una scelta scellerata». Il taglio dei 400 milioni «deve essere rivista», chiosa, e «se non lo fosse, daremo battaglia in Parlamento perché quella dotazione semmai venga aumentata. Non si può scaricare sui più deboli il peso di scelte politiche sbagliate». Concorda Malavasi del Pd che senza giri di parole aggiunge: «Se la bozza fosse confermata, alla Ministra Locatelli non resterebbero che le dimissioni».

Locatelli si difende: «Nessun taglio, solo slittamento fondi»

Arrivando a Palazzo Chigi per il Consiglio dei ministri, la ministra Locatelli replica alle accuse dichiarando che in Manovra «non c’è alcun taglio per le persone con disabilità», ma che il Mef «ha slittato i fondi, giustamente, perché non li abbiamo potuti usare quest’anno e li riposiziona, 85 milioni a decorrere dal 2026». Ci tiene poi a precisare che il fondo 2026 «anziché essere di 350 milioni ce lo siamo ritrovati che era già di 300». E annuncia: «Lavoreremo per incrementarlo e spero anche che con altre ulteriori risorse possiamo rifinanziare ad esempio il fondo sull’inclusione, aumentare anche le risorse per i caregiver in attesa della legge quadro».

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