Onu, l’ambasciatore d’Israele si appunta la stella gialla al petto. «La indosseremo finché non condannerete le atrocità di Hamas» – Il video

Scoppia la polemica per l’azione dimostrativa di Gilad Erdan. Dall’ente per la Memoria della Shoah: «Disonora le vittime dell’Olocausto»

Sta facendo discutere la mossa dell’ambasciatore israeliano alle Nazioni Unite, Gilad Erdan, che ha appuntato una stella gialla sul petto durante una riunione del Consiglio di sicurezza, perché il Consiglio, finora, non ha condannato «le atrocità di Hamas». «Alcuni di voi non hanno imparato nulla in questi ultimi 80 anni. Alcuni di voi hanno dimenticato il motivo per cui è stata creata questa organizzazione (l’Onu)», ha dichiarato. «Quindi lo ricorderò. Da oggi in poi, ogni volta che mi guarderete, ricorderete cosa significa rimanere in silenzio di fronte al male. Come i miei nonni e i nonni di milioni di ebrei, da oggi in poi io e la mia squadra indosseremo stelle gialle», ha aggiunto, piazzandosi la stella gialla. Sul simbolo, tristemente famoso perché adottato come marchio imposto dai nazisti sugli ebrei durante la Shoah, compare la scritta «Mai più». «Indosseremo questa stella finché non vi sveglierete e condannerete le atrocità di Hamas», ha dichiarato Erdan.


Le polemiche per il gesto

La mossa dell’ambasciatore sta creando non pochi imbarazzi. Dani Dayan, presidente dell’Ente nazionale per la Memoria della Shoah, Yad Vashem ha dichiarato: «Disonora le vittime dell’Olocausto e lo stato di Israele. La stella gialla simboleggia l’impotenza del popolo ebraico, alla mercé di altri. Oggi abbiamo un paese indipendente e un esercito forte. Siamo padroni del nostro destino, oggi mostriamo una bandiera bianca e blu, non una stella gialla».


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