Usa, blitz anti-Israele al Congresso: «Fermate il genocidio a Gaza, cessate il fuoco!». La risposta di Blinken – I video

Il segretario di Stato Usa interrotto nel corso di un’audizione a Capitol Hill: urla, cartelli e mani sporche di finto sangue

Un gruppo di attivisti filo-palestinesi ha interrotto questa mattina – il primo pomeriggio in Italia – un’audizione al Congresso del segretario di Stato Usa Antony Blinken e di quello alla Difesa Lloyd Austin, alzando mani sporche di sangue e urlando slogan. Le interruzioni sono state plurime da parte di diversi attivisti che si erano mescolati al pubblico di giornalisti nella saletta del Congresso a Washington. «Salvate i bambini di Gaza, fermate il genocidio», ha urlato per primo un uomo, alzatosi all’improvviso con in mano un cartello e subito stato portato via dalla polizia. Poco dopo un’altra donna con indosso una maglietta di solidarietà alla popolazione di Gaza ha interrotto la testimonianza di Blinken, salendo su una sedia e urlando a gran voce la richiesta di «cessate il fuoco adesso», sostenendo che gli Stati Uniti «stanno sostenendo un brutale massacro» e chiedendo pertanto all’amministrazione Usa di «non dare più soldi a Israele». Poco più in là una decina di persone le ha dato sostegno sollevando in silenzio le mani tinte di rosso, a simulare il sangue. Poco dopo, nonappena ripreso l’eloquio di Blinken, anche questo gruppo ha preso la parola urlando slogan di opposizione alle politiche Usa al contempo in Medio Oriente e al confine con il Messico: «Dalla Palestina al Messico, tutti i muri devono cadere», si è letto sui loro cartelli e udito dalla loro voce. Gli uomini della sicurezza hanno via via portato fuori dalla sala tutti i dimostranti. Blinken, dal canto suo, ha mantenuto l’aplomb, interrompendosi e guardando e ascoltando ciò che via via accadeva. Poi, una volta ripresa la parola, ha messo in chiaro la posizione sua e della Casa Bianca: «Sento chiaramente le passioni espresse tanto dentro questa sala quanto fuori. Tutti noi siamo impegnati alla protezione delle vite dei civili, e determinati a mettere fine alla sofferenza in corso», ha concesso. E tuttavia, ha ribadito Blinken in linea con la posizione di Israele, «un cessate il fuoco in questo momento non farebbe che consolidare ciò che Hamas ha potuto fare (un probabile riferimento anche al destino degli ostaggi nelle sue mani, ndr), gli consentirebbe di rimanere là dov’è e potenzialmente di rifarlo in un prossimo futuro. E questo non è tollerabile. Nessuna nazione lo tollererebbe».


Leggi anche: