Secondo Conte il premierato nella riforma costituzionale di Giorgia Meloni «si schianterà sul referendum»

«Quando gli italiani capiranno che la figura del capo dello Stato viene degradata e umiliata, respingeranno con forza questo progetto», dice il leader pentastellato

«Credo che il governo non si incaponirà in una prospettiva referendaria in cui sono convinto che Meloni rimarrà scornata. Quando gli italiani capiranno che la figura del capo dello Stato viene degradata e umiliata, respingeranno con forza questo progetto. Del resto ha visto anche lei come la premier ha messo le mani avanti, dicendo che l’esito del referendum costituzionale non influirà sulla durata del suo governo. Sanno che vanno a perdere». A garantirlo è il leader M5s Giuseppe Conte che oggi, in un’intervista a la Repubblica, critica il premierato contenuto nel progetto di riforma costituzionale che vuole far avanzare il governo Meloni. «Ci confronteremo con le altre opposizioni – ha aggiunto – per cercare di contrastare questo progetto ma, ripeto, confidiamo che ci possa essere la disponibilità della maggioranza a intervenire in modo più razionale e costruttivo».


Conte e le critiche sulla manovra. Su Gaza: «Rafforzare l’Autorità nazionale palestinese»

Conte ha criticato poi la manovra definendola «priva di coraggio». «Per restare sulla sanità, per Meloni la salute non è un diritto per tutti ma un lusso per pochi. Servivano almeno 15 miliardi per mantenere la spesa sanitaria al 7% del Pil. Invece tagliano addirittura gli assegni pensionistici di migliaia di dipendenti pubblici, tra cui molti medici e infermieri», precisa. Infine sull’eventualità di una Gaza senza Hamas, paventata in cui accordo tra il segretario di Stato americano Blinken e gli Stati arabi è scettico. «Non mi pare che l’attivismo di Blinken al momento abbia prodotto nel mondo arabo la convergenza auspicata. Il rispetto del diritto umanitario internazionale è la bussola che può interrompere una spirale di odio e violenza senza fine. Bisogna tutelare la popolazione civile e porre fine a questa catastrofe umanitaria a Gaza. Israele deve ripiegare su azioni mirate contro Hamas, dare un segnale forte in Cisgiordania e lavorare in prospettiva per rafforzare l’Autorità nazionale palestinese».


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