Iran, la vincitrice del Nobel per la Pace Narges Mohammadi inizia uno sciopero della fame

L’attivista iraniana, detenuta nel carcere di Evin, sta protestando per le condizioni di salute e per l’imposizione dell’hijab da parte della Repubblica islamica

L’attivista iraniana Narges Mohammadi ha cominciato uno sciopero della fame. Negli scorsi giorni le autorità carcerarie iraniane hanno bloccato il trasferimento della Premio Nobel per la Pace, tuttora detenuta nel carcere di Evin a Teheran, a causa del suo rifiuto di indossare il velo: «Mohammadi – scrivono i parenti sui social – sta protestando sia per la decisione della Repubblica Islamica, ma anche contro l’imposizione dell’hijab» alle donne in Iran. Nel messaggio si legge inoltre che, secondo «un medico di fiducia della prigione», la vicepresidente del centro per la difesa dei diritti umani ha bisogno di «essere trasferita in ospedale per cure medice urgenti». La scorsa settimana, un’équipe medica si è recata presso l’ala femminile del carcere dove è rinchiusa per effettuare un ecocardiogramma. L’esame ha mostrato due vene con gravi ostruzioni e un’alta pressione polmonare, con la necessità di un’angiografia coronarica e di un esame polmonare. Nonostante la detenzione l’attivista riesce a inviare messaggi per chiedere lo stop alle violenze e alla guerra nella Striscia di Gaza. 


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