Campi Flegrei, il presidente dell’Ingv: «L’eruzione non si può escludere, è qualcosa di imponderabile»

Carlo Doglioni: è un vulcano attivo, dobbiamo fare attenzione

Carlo Doglioni, presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, dice che non c’è una «consapevolezza scientifica» di un’eruzione imminente nei Campi Flegrei. Anche se nell’area soltanto a ottobre si sono registrate 553 scosse di terremoto. Doglioni difende anche il ministro Musumeci sull’allerta arancione: «Ha solo riportato quelle che erano le valutazioni della commissione grandi rischi. Ma non c’è mai stata una vera valutazione di passare all’arancione, perché è una decisione che ha delle conseguenze e delle implicazioni molto serie e dunque che si deve basare su una vera e propria consapevolezza scientifica che c’è una eruzione imminente. Ma noi noi non abbiamo elementi per dire questo», dice in un’intervista al Fatto Quotidiano.


L’eruzione

Doglioni però dice anche che non possiamo escludere un’eruzione: «È qualcosa di imponderabile. Non possiamo avventurarci in valutazioni che in questo momento non siamo in grado di fare. Parliamo di un vulcano attivo e quindi bisogna avere attenzione, il che significa livello giallo. Ma non ci sono elementi scientifici di immediato allarme, se non il fatto che negli ultimi mesi era aumentato il sollevamento e questo aveva comportato anche un aumento della sismicità. Dobbiamo valutare cosa succederà nelle prossime settimane». Mentre la Commissione Grandi Rischi «ha deciso di rimanere nel livello giallo, si è riconvocata ultimamente e ha deciso di rimanere a livello giallo. Non c’è mai stata una valutazione diversa».


Il magma

Il presidente dell’Ingv aggiunge nel colloquio con Vincenzo Bisbiglia che la presenza del magma «è nota da almeno 15 anni. Si trova a 7-8 chilometri di profondità». E chiude ricordando che gli scienziati non hanno la palla di vetro: «Non sappiamo quale sia la situazione fisica sotto i Flegrei, ma anche che non abbiamo elementi di variazioni dei parametri tali da dire che sia opportuno passare a un’allerta maggiore».

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