La “ndrina” del litorale di Roma che importava droga via mare e con jet privati: 12 arresti

L’operazione Pilot della Dda di Roma, in collaborazione con Reggio Calabria, segue gli arresti di un anno fa tra Anzio e Nettuno

Si allarga l’operazione Tritone, che nel febbraio 2022 aveva disarticolato una radicata locale ‘ndrangheta attiva sul litorale romano (principalmente tra Anzio e Nettuno), portando a 65 arresti. L’operazione “Pilot” che ha avuto luogo oggi, 8 novembre, ha portato all’esecuzione di altri 12 arresti, disposti dalla Dda della Capitale ed eseguiti dai carabinieri del comando provinciale di Roma, con il supporto dei colleghi di Reggio Calabria. Soldi e droga, ma anche investimenti che avrebbero permesso all’organizzazione di acquistare locali pubblici romani e organizzare feste: questo il cuore delle indagini. I soggetti arrestati oggi sono cittadini italiani e albanesi, gravemente indiziati, a vario titolo, dei reati di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e spaccio. Mentre il gruppo scardinato nel 2022, secondo l’accusa, non si sarebbe limitato solo a questo, ma anche al condizionamento della vita politica locale e al controllo delle attività economiche e degli affidamenti degli appalti locali. Uno degli ‘ndranghetisti coinvolti, in particolare, avrebbe messo su un sistema in base al quale riusciva a ricevere ingenti carichi di droga dal Sud America, che poi venivano smerciati tra i Comuni di Anzio, Nettuno, Rocca di Papa e Grottaferrata. Per le importazioni di narcotico, il gruppo si avvaleva anche della disponibilità di un pilota di un aereo privato e di un avio superficie ricadente nel comune di Nettuno. Per eludere le investigazioni, gli indagati utilizzavano smartphones criptati, oltre a viaggiare su vetture a noleggio, periodicamente sostituite per evitare l’installazione di microspie.


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