Netanyahu: «L’Onu ha attaccato Israele invece di Hamas. Qualcuno ha chiesto qualcosa a Roosevelt dopo Pearl Harbor?»

L’intervista del premier israeliano alla Cnn. «Cosa farebbero gli USA se ci fossero 10mila ostaggi americani?»

«Il segretario generale dell’Onu ha criticato Israele invece di quei selvaggi di Hamas». Il premier israeliano Benyamin Netanyahu in un’intervista alla Cnn non usa mezzi termini. Attacca l’Onu e si difende in merito ai raid sugli ospedali della Striscia. «Vorrei che la comunità internazionale ci supportasse e attaccasse il male puro che rappresenta Hamas», ha sottolineato. E ancora: «Mi piacerebbe vedere il Segretario Generale delle Nazioni Unite dare la colpa ai selvaggi e chiedere che rispettino il diritto internazionale». Ha aggiunto che «i giorni non sono una pausa, è quello che vuole Hamas. Una serie infinita di pause, è come i tedeschi dopo la Normandia». «Qualcuno ha chiesto qualcosa a Franklin Delano Roosevelt dopo Pearl Harbor? O a George W. Bush dopo l’11 settembre? Mi faranno domande difficili, ma ora dobbiamo unire il Paese per un unico scopo. Ho creato un governo di unità nazionale, e il Paese è unito come non mai», ha dichiarato Netanyahu. «Risponderò a tutte le domande, ci sarà tempo dopo la guerra. Ora focalizziamoci sulla vittoria: è questa la mia responsabilità ora».


«La gente ha chiesto al presidente Roosevelt dopo Pearl Harbor se si stesse assumendo la responsabilità dell’attacco?»

Interrogato sugli ospedali di Gaza il leader israeliano ha dichiarato che Israele sta aiutando i pazienti creando corridoi sicuri in mezzo ai combattimenti, ma insiste sul fatto che non verrà concessa alcuna immunità ai terroristi di Hamas. «Abbiamo designato dei percorsi per raggiungere una zona sicura a sud di Gaza City», ha dichiarato a Dana Bash della CNN. «Vogliamo che tutti i civili siano allontanati dal pericolo». Tuttavia, ha sottolineato che Hamas «sta facendo tutto il possibile per tenerli in pericolo». «Abbiamo chiesto di evacuare tutti i pazienti dall’ospedale (Al-Shifa, il più grande di Gaza) e circa 100 sono già stati evacuati. Non c’è motivo per cui non possiamo portare via i pazienti da lì», ha aggiunto. La CNN non può verificare queste affermazioni. In precedenza Israele aveva annunciato la creazione di un corridoio vicino ad al-Shifa, ma il Comitato internazionale della Croce Rossa ha dichiarato di non poter confermare l’avvenuta evacuazione. Nel corso dell’intervista Netanyahu si è chiesto cosa farebbero gli Stati Uniti nella stessa situazione, se «50.000 americani fossero stati uccisi» e con «10.000 americani tenuti in ostaggio, compresi neonati, donne e bambini». «Prenderebbe tutte le sue forze – ha precisato – e darebbe la caccia a questi assassini. E cosa succederebbe se questi assassini si nascondessero negli ospedali e nelle scuole?».


Il post operazione su Gaza

Interrogato sui piani di Israele per il dopoguerra a Gaza, il Primo Ministro israeliano sembra escludere di consegnare il controllo all’Autorità Palestinese (AP), affermando che l’organizzazione non è riuscita a «smilitarizzare» e «deradicalizzare» Gaza in passato. Ha detto che la prima priorità di Israele è distruggere Hamas e ha continuato dicendo che una volta raggiunto questo obiettivo, ci deve essere «una dotazione militare israeliana prevalente», per evitare una recrudescenza del terrorismo. «Un’autorità civile deve collaborare a due obiettivi: uno è smilitarizzare Gaza e il secondo è deradicalizzare Gaza», ha affermato. «E devo dire che purtroppo l’Autorità Palestinese ha fallito su entrambi i fronti». «Dobbiamo dare a Gaza un futuro migliore, non portarla a un passato fallimentare», ha detto, aggiungendo «creiamo una realtà diversa». Che cosa accadrà a Gaza dopo il conflitto è una grande questione aperta. Questa settimana negli Stati Uniti si è ventilata la possibilità che l’Autorità Palestinese assuma un ruolo principale nella vicenda.

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