Beppe Grillo torna in tv da Fazio ed è subito show: «Questo governo è una decalcomania». E attacca la senatrice Bongiorno (avvocato della ragazza che ha denunciato il figlio) – Il video

Il comico rischia di fare un monologo teatrale ma il conduttore riesce a portarlo sulla retta via della quasi, strana, intervista

Beppe Grillo torna da Fabio Fazio a Che tempo che fa sul Nove. E lo fa come se fosse uno show teatrale, in piedi, come una stand up comedy. Il conduttore più volte lo invita a sedersi. Alla fine ci riesce solo per pochi secondi. «Sono anziano – esclama Grillo – sono confuso. Mugugno… Mi perdo la memoria. Non mi ricordo. Sono qua per capire io per primo chi sono e cosa fare. In tutti questi anni ho fatto di tutto: mi ero anche iscritto al Pd ad Arzachena, poi ho fondato un partito. E da li mi hanno detto di tutto…. Ora ho 75 anni: peli nelle orecchie, nel naso… Insomma tutto quello che non deve crescere ora cresce. Mentre invece quello che dovrebbe crescere no….». Ma «la mia rabbia, quella del vaffa c’è ancora. Ed è una rabbia buona. È servita a fare del bene. Non è la rabbia distruttiva di D’Alema, di tanti altri. Io ho fatto cose. Vediamo ora cosa ancora farò..». La parte politica dell’intervista arriva sul finale del suo intervento in trasmissione. La Lega «ha tradito» i 5 stelle nella loro esperienza di governo. E ancora: «Questo governo è una decalcomania, più gli sputi sopra più si appiccica. Devi stare fermo, si asciuga e si stacca. Il reddito di cittadinanza…, sono idee che vanno avanti da sole, sono idee vincenti». Nel suo show non manca di citare anche Giulia Bongiorno, senatrice della Lega e legale della ragazza che ha accusato di violenza il figlio di Grillo, Ciro. «È un avvocato, presidente della commissione Giustizia, è una senatrice della Lega che fa comizietti davanti ai tribunali – ha detto il fondatore del M5s – dove c’è una causa a porte chiuse… È inopportuno. Così si mischia tutto».


Le battute di Grillo

«Bruno Vespa ha scritto un libro ‘Da Mussolini a Beppe Grillo’ ma vi rendete conto? Io quando vedo un suo libro in autogrill, lo copro con quello di Casalino, toh!», ha detto Grillo. E ancora il fondatore M5S: «Non posso condurre e portare a buon fine un movimento politico, non sono in grado». Alla domanda di Fazio se se ne accorge adesso, ha risposto: «Ma c’era Casaleggio, lui era un organizzatore e aveva del metodo, io faccio danni anche da solo quando sono a casa». A un certo punto Fazio riesce a chiedergli perché lui «collega di Stanlio e Olio» si è messo a fare politica. «Oggi politica la fanno i parenti di Lollobrigida», insiste il conduttore. Il comico risponde: «Ma tutti fanno politica, si fa politica anche quando si fa la spesa. Io facevo già politica, avevo la macchina a idrogeno…».

Gli aneddotti con Renzo Piano e Gino Paoli

Grillo h ricordato il suo appuntamento alla Casa Bianca, con Bill Clinton che aveva puntato sua moglie. E la premiazione degli architetti, con Renzo Piano, nel momento in cui il fondatore M5S si è spacciato per un architetto polacco assente, ritirando il premio per lui. «Salutiamo Renzo. Ci trovavamo sempre, con Gino (Paoli ndr)», ricorda Grillo. Alla fine, dopo un monologo iniziale, con la tecnica dei ricordi e degli aneddoti, Fazio riesce a intervistare il comico. Grillo dà il meglio di sé, o meglio le notizie, a fine intervento. Come uno spettacolo. «Allora io sono venuto qui per capire che fare. In diretta, ditelo: che cosa devo fare?». Lo chiede Beppe Grillo al pubblico in sala. «Il comico…», è la risposta della sala. Quindi Fazio riconsegna a Grillo la campanella da lui ricevuta e lo showman fondatore dei cinque stelle si congeda: «Ora che me ne vado ridete…».

Leggi anche: