Addio a Daniela Romano, ballerina nella prima edizione di «Saranno famosi» di Maria De Filippi

Aveva 40 anni e da tempo stava affrontando una malattia: partecipò alla prima versione di Amici nel 2001

Daniela Romano, ballerina della prima versione di Amici quando ancora il programma di Maria De Filippi si chiamava Saranno Famosi, è morta dopo una lunga malattia a 40 anni. Quella edizione, nel 2001-2002, fu infine vinta dal cantante Dennis Fantina, che l’ha ricordata sui social: «Ciao Daniela…fai buon viaggio». Ma è solo uno dei tanti messaggi dei suoi compagni di avventura in quella storica prima edizione del programma. Daniela era nata a Napoli nel 1983 e prima di iniziare il suo percorso a Saranno famosi aveva preso parte ad alcune produzioni cinematografiche e teatrali, con il sogno dichiarato in seguito di volersi specializzare in canto e in recitazione. Durante le riprese televisive, scattò la scintilla con un altro concorrente, l’attore Paolo Idolo. «Hai fatto parte della mia vita in un modo speciale, oserei definire unico. Ti porterò sempre nel mio cuore», la ricorda oggi, raccontando come nacque il loro rapporto speciale: «Ci fu un primo sguardo, quando eravamo sui lati opposti degli spalti, non potevo crederci, cominciammo a conversare con gli occhi e fu come se io già sapessi che poi ci saremmo trovati ad essere compagni di banco. Un rapporto che poggiava tra la preponderante voglia di innamorarsi e l’immaturità dell’età. Lo stesso rapporto che, con il tempo e con gli anni, avrebbe affondato le proprie radici sulla nostra crescita, rendendolo più consapevole e maturo, provando del sano affetto reciproco, quello vero, quello del “sembra ieri” anche se sono passati mesi dall’ultimo “a presto”». Un altro saluto commosso all’amica è quello di Mirna Branotti, concorrente di quella edizione come cantante: «Si stringe lo stomaco, si stringe il cuore…ci stringiamo noi in un forte abbraccio di dolore…noi che ti abbiamo vissuta e chiedevamo da lontano, agli altri, come stavi. Ti pensiamo Daniela. Ti pensiamo forte da quaggiù».


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