Roma, spray al peperoncino nei corridoi di due scuole vicine: il sospetto di una sfida social

Prima al Deledda, poi al Carlo Urbani di via Ceneda. L’assessore: «Pensiamo che ci sia un filo conduttore»

Sono ragazzini tra gli 11 e i 13 anni, studenti nelle rispettive scuole coinvolte, i responsabili dei due distinti attacchi con spray al peperoncino all’interno dei corridoi degli istituti romani che sono stati eseguiti a distanza di 24 ore l’uno dall’altro. Una dinamica che ha attirato l’attenzione dei dirigenti scolastici e dell’amministrazione capitolina, per quella che potrebbe essere una challenge partita sui social e che ora rischia di ripetersi. Irritazioni a gola e occhi, difficoltà respiratorie, attacchi d’ansia: è il risultato delle due incursioni, martedì 14 novembre nell’istituto Grazia Deledda di via Latina 303 e il giorno successivo al Carlo Urbani di via Ceneda, due plessi scolastici distanti meno di un chilometro lungo via Appia Nuova, nel quadrante sud di Roma. Nel primo caso si era inizialmente pensato a una fuga di gas, che aveva richiesto l’intervento dei tecnici. «In un caso il responsabile è già stato individuato, lasceremo alla presidenza il compito di parlare con le famiglie e di capire come intervenire», dice a la Repubblica l’assessore alla Scuola del Municipio VII, Marcello Morlacchi, «pensiamo che ci sia un filo conduttore, è tutto molto sospetto». Troppe le somiglianze tra i due episodi. La vicinanza delle due scuole, gli attacchi a distanza ravvicinata, il coinvolgimento di studenti iscritti. Inizialmente si era invece pensato che i responsabili fossero ragazzi esterni, ma il municipio ha poi scoperto che non era così. Morlacchi spiega che non è stata ancora compresa l’origine del fenomeno ma il sospetto che siano collegati, e che possano ripetersi, c’è. Priorità del municipio è ora capire anche chi abbia venduto ai ragazzini, tra gli 11 e i 13 anni, lo spray al peperoncino. Non sono questi i primi episodi di spray urticanti spruzzati tra i corridoi di istituti scolastici. Sempre mercoledì, a Milano, diversi studenti della scuola media Anemoni hanno accusato fastidi e malori per lo stesso motivo. Cinque le ragazze soccorse dal 118, con sintomi non gravi a occhi e vie aeree.


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