L’erede di Hermès cambia il testamento: «Il tesoro da 10 miliardi vada al maggiordomo». E ora l’Ong “defraudata” annuncia battaglia

Nicolas Puech ha cambiato idea sulla destinazione della ricca eredità. Ma dovrà fare i conti con la fondazione svizzera Isocrate

Sembrerebbe una favola di Natale, se non fosse che al 25 dicembre manca ancora qualche settimana. E infatti non c’è nulla di inventato nella storia di Nicolas Puech, erede del marchio del lusso Hermès, che ha deciso di lasciare in eredità buona parte della sua fortuna al suo domestico tuttofare. Puech infatti, cittadino francese di 80 anni, è scapolo e non ha eredi diretti: non c’erano insomma validi candidati a cui destinare la sua fortuna, stimata dal settimanale elvetico Bilanz intorno ai 10 miliardi di franchi (circa 10,5 miliardi di euro). Nessuno a parte il 51enne maghrebino, sposato con una donna spagnola e padre di due figli, che da anni si occupa della cura delle sue proprietà, a cominciare dalla lussuosa residenza a La Fouly, un Comune di soli 66 abitanti del Canton Vallese. E che ha stretto un forte rapporto affettivo con il miliardario soprattutto nel periodo del lockdown. L’uomo è stato addirittura adottato da Puech, nonostante – ricorda Repubblica – la prassi non sia proprio usuale in Svizzera.


Le controversie legali

Eppure la scelta non è rimasta immune dalle bagarre legali. Questo perché c’è un altro contendente: la fondazione Isocrate, fondata da Puech a Ginevra, con l’obiettivo di combattere la disinformazione nel giornalismo. Questa Ong era stata infatti designata come assegnataria della futura eredità nel 2011. E adesso non ha preso bene il ripensamento di Puech, detentore del 5,7 % del capitale azionario del colosso francese della moda. Il segretario generale di Isocrate, Nicolas Borsinger, ha infatti parlato di «annullamento improvviso e unilaterale di un patto successorio, da ritenersi nullo e infondato». Il problema è che senza l’assenso della fondazione cambiare il testamento sarà complicato. Tanto più che lo slancio altruistico dell’azionista di Hermès non sembra esser stato apprezzato neppure dai suoi familiari, seppure al momento non ci siano elementi per sospettare la circonvenzione di incapace. Si preannuncia insomma battaglia, anche se il giardiniere-tuttofare potrà affrontarla con relativa serenità: è stato infatti già gratificato con una villa a Montreux da 4 milioni di franchi, oltre che con un immobile, a Marrakesh, da un milione e mezzo.


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