Israele continua l’incursione verso il Sud della Striscia. Media: «Morto a Gaza un ostaggio 21enne rapito al rave nel deserto»

Continua il lavoro diplomatico degli Usa con la mediazione del Qatar per la liberazione dei prigionieri nella mani di Hamas

Nel 59esimo giorno di guerra, il quarto dalla rottura di una tregua fattasi sempre più fragile, l’operazione di terra di Israele sulla Striscia di Gaza è entrata in una nuova fase, con i tank di terra arrivati nel Sud dell’enclave palestinese. Nella notte almeno 9 persone sarebbero morte in un attacco delle truppe di Tel Aviv vicino al valico di Rafah, al confino con l’Egitto. Il raid – riporta Al Jazeera – avrebbe colpito un edificio residenziale nel quartier di al-Tanour. Il palazzo distrutto sarebbe appartenuto alla famiglia al-Jazzar, secondo fonti locali. L’Idf e lo Shin Bet hanno fatto sapere di aver ucciso un comandante di Hamas del battaglione Shati, Haitham Khuwajari.


Yonatan Samerano

Il portavoce militare Daniel Hagari ha inoltre sottolineato che Khuwajari, oltre ad essere il comandante delle forze di Hamas nell’area di Shati, è stato uno degli ideatori dell’incursione nel sud di Israele, il 7 ottobre. Nel frattempo, è morto a Gaza Yonatan Samerano, il 21enne di Tel Aviv preso in ostaggio da Hamas dopo essere stato ferito durante il massacro del festival Nova a Reim. Il giovane aveva cercato di fuggire raggiungendo il vicino kibbutz di Reim, dove un altro gruppo di terroristi lo aveva rapito. Sale inoltre a tre il numero dei soldati uccisi ieri combattendo contro il partito-milizia a Gaza, portando a 401 il bilancio delle vittime militari dall’inizio della guerra.


«Con il Qatar sforzi per liberare tutti gli ostaggi»

Il segretario di Stato Usa Antony Blinken ha fatto sapere con un post su X di aver «parlato con il primo ministro del Qatar Al Thani degli sforzi in corso per facilitare il ritorno in sicurezza di tutti gli ostaggi e per aumentare ulteriormente i livelli di aiuto ai civili a Gaza». Secondo i media del Qatar, il Primo ministro, lo sceicco Mohammed Bin Abdulrahman al-Thani, avrebbe discusso con Blinken dei continui sforzi per il cessate il fuoco e la de-escalation a Gaza. Per al-Thani – che ha condannato «chi prende di mira i civili soprattutto donne e bambini» – la ripresa dei combattimenti ha complicato gli sforzi di mediazione, oltre ad aver aggravato la situazione umanitaria a Gaza. Anche il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, si recherà oggi – lunedì 4 dicembre – in visita ufficiale in Qatar: lo rende noto la tv di Stato turca Trt facendo sapere come la situazione a Gaza sarà il principale argomento nei colloqui tra il leader turco e lo sceicco Tamim bin Hamad Al Thani, l’emiro del Qatar.

Il bilancio dei giornalisti uccisi sale a 61

Sale a 61 il bilancio dei giornalisti uccisi durante il conflitto Israele-Hamas. Lo ha reso noto il Comitato per la protezione dei giornalisti (Cpi). Le vittimo – sottolinea l’ong con sede a New York – sono 54 palestinesi, 4 israeliani, 3libanesi. Mentre i giornalisti feriti ammontano a 11, tre risultano invece dispersi e 19 arrestati.

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