L’Onu: «A Gaza situazione apocalittica». L’Idf: due civili palestinesi morti per ogni militante di Hamas ucciso

Nella zona di Khan Younis previsto uno scenario infernale. I volantini sull’attacco imminente

Secondo l’Onu la situazione a Gaza è «apocalittica». Perché, scrive su X il sottosegretario Onu agli Affari Umanitari Martin Griffiths, i civili sono costretti a fare «una scelta impossibile dopo l’altra» in un territorio dove «nessuno luogo è sicuro» e «nessuno è al sicuro». Intanto l’agenzia di stampa Afp parla di violenti combattimenti tra l’esercito di Israele e Hamas a sud di Gaza. Nella zona di Khan Younis è previsto uno «scenario infernale». Ieri alcuni volantini sono stati lanciati da Israele per avvertire di un terribile attacco imminente. E l’Idf annuncia anche la morte di altri tre soldati: il totale dall’inizio delle operazioni ammonta a 78.


Il portavoce

Intanto il portavoce delle Forze di difesa israeliane (Idf) tenente colonnello Jonathan Conricus ha detto alla Cnn che il rapporto di due civili palestinesi morti nella Striscia di Gaza per ogni militante di Hamas ucciso è «tremendamente positivo» date le sfide del combattimento urbano. Il dato è contenuto in un report diffuso dall’Afp. «Posso confermare il rapporto», ha detto Conricus, «e se lo si confronta con qualsiasi altro rapporto di un conflitto in territorio urbano tra un’organizzazione militare e una terroristica che utilizza i civili come scudi umani scoprirete che questo è un rapporto straordinario, straordinariamente positivo e forse unico al mondo». Il ministero della Sanità di Gaza controllato da Hamas dice che 15.899 palestinesi sono stati uccisi dal 7 ottobre. Il funzionario militare ha fatto sapere che circa 5 mila militanti di Hamas sono stati uccisi.


Gli ostaggi

Le forze di difesa israeliane hanno anche fatto sapere che mancano 137 ostaggi all’appello, tra cui 17 tra donne e bambini. Secondo il Comitato per la Protezione dei Giornalisti 63 operatori dell’informazione sono morti dallo scoppio del conflitto. Si tratta di 56 palestinesi, quattro israeliani e tre libanesi.

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