«Gerard Depardieu mi molestò sul set nel 2007». Le nuove accuse alla star del cinema francese (che nega tutto)

L’attrice Hélène Darras si confessa in tv: «Avevo 26 anni, mi toccò le parti intime, poi mi chiese di andare con lui in camerino»

Nuovi guai mediatico-giudiziari per Gerard Depardieu. Un’altra attrice francese, Hélène Darras, consegnerà questa sera alla tv transalpina la sua denuncia degli abusi che avrebbe subito dal celebre collega nel 2007. Secondo quanto emerge da estratti dell’intervista, che andrà in onda stasera al programma Complément d’Enquête, la star del cinema avrebbe approfittato della sua posizione per molestare Darras, che aveva all’epoca 26 anni, sul set del film Disco. «Mi squadrò come se fossi un pezzo di carne. Poi venne da me e mi posò le mani sui fianchi e sul sedere». Darras rifiutò le sue proposte di seguirlo in camerino, racconta oggi, ma ciò non impedì a Depardieu di «continuare a palpeggiarmi tra un ciak e l’altro». Interrogata sul perché non denunciò all’epoca la donna, che oggi ha 42 anni, ha detto che temeva di far deragliare la sua carriera ai suoi albori: «Non avevo neppure finito la scuola di recitazione. Volevo davvero fare l’attrice».


Le altre accuse e la difesa dell’attore

Secondo quanto riporta il Guardian, la vicenda sarebbe già al vaglio degli inquirenti. Se ne scaturisse un’inchiesta, questa andrebbe ad aggiungersi a quella in corso per una denuncia di stupro, quella presentata nel 2018 dall’attrice Charlotte Arnould accused the actor of rape. Lo scorso maggio, poi, il sito d’inchieste francese Médiapart ha pubblicato le testimonianze ed accuse formulate da altre 13 donne. Altre due donne hanno riferito le loro denunce alla radio France Inter. Depardieu, che compierà 75 anni a fine dicembre, nega ognuna di queste accuse, e solo poche settimane fa ha scritto una lettera aperta su Le Figaro per ribadire la sua innocenza: «Mai e poi mai ho abusato di una donna. Non sono né uno stupratore né un predatore», ha ringhiato l’attore, confermando l’intenzione di difendersi in ogni sede, pur facendo sapere di aver sospeso ogni nuovo progetto in attesa che sia chiarito il quadro sul suo conto.


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