No! L’Islanda non vieta i vaccini Covid a seguito di un “eccesso di morti”

Non risulta da nessuna parte che Reykjavik vieti la vaccinazione a seguito di un incremento di decessi dopo l’inoculazione

Circolano diverse condivisioni Facebook dove si parla di un presunto «eccesso di morti in tutto il mondo». La conseguenza sarebbe che l’Islanda vieta i vaccini contro il nuovo Coronavirus (per esempio qui, qui, qui, qui e qui). Tutti sembrano fare riferimento a un post del blog Redazione sera, che a sua volta cita come fonte il sito clickbait News addicts, da cui il testo è stato copia-incollato e tradotto.

Per chi ha fretta:

  • Diverse condivisioni rifacendosi a dei post clickbait affermano che l’Islanda vieti i vaccini Covid a seguito di un eccesso di morti in tutto il mondo.
  • Si citano come fonti una conferenza “free vax” a cui ha partecipato la dottoressa Alexandra (Sasha) Latypova e l’articolo di un quotidiano islandese.
  • Sia Latypova che la fonte giornalistica smentiscono la narrazione.
  • Non esiste alcun comunicato governativo che confermi tale divieto.
  • Sappiamo che attualmente in Islanda la vaccinazione Covid è raccomandata soprattutto ad alcune categorie di persone ritenute maggiormente a rischio.

Analisi

Uno dei post più “dettagliati” sul tema «Islanda vieta i vaccini Covid» è il seguente, dove non si fa altro che un sunto della fonte originale:

L’Islanda vieta le vaccinazioni Covid in mezzo all’impennata delle morti improvvise
Mentre l’eccesso di morti, ictus, coaguli di sangue, arresti cardiaci improvvisi e altri problemi di salute “inspiegabili” continuano ad aumentare in tutto il mondo, il governo islandese ha intrapreso un’azione decisiva e ha vietato le iniezioni di mRNA Covid dalla nazione insulare.
All’inizio di ottobre si è tenuta a Reykjavik, in Islanda, una conferenza dal titolo “Let the Science Speak”.
I relatori della conferenza hanno parlato dei danni causati dall’iniezione di COVID-19 e della presa di potere da parte dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS).
Sei settimane dopo, gli organizzatori della conferenza hanno informato Latypova che il governo islandese aveva annunciato che, a partire dalla prossima settimana, le iniezioni di COVID-19 non sarebbero più state disponibili in Islanda.
Il governo islandese rimuove silenziosamente (molto silenziosamente) i vaccini anti-Covid. Per adesso…

Alcuni esempi di come viene condivisa la narrazione dell’Islanda che vieta i vaccini Covid.

Davvero l’Islanda vieta i vaccini Covid?

Il testo originale in realtà sembra voler pubblicizzare un evento indetto nella capitale islandese da dei divulgatori apprezzati nei gruppi No vax. Quindi lascia intendere che una mancata disponibilità delle dosi di vaccino Covid sia in qualche modo conseguente alle affermazioni emerse durante l’evento, in particolare quelle riportate dalla dottoressa Sasha Latypova, una nostra vecchia conoscenza (il grassetto è nostro):

All’inizio di ottobre si è tenuta a Reykjavik, in Islanda, una conferenza dal titolo “Let the Science Speak”. I relatori della conferenza hanno parlato dei danni causati dall’iniezione di COVID-19 e della presa di potere da parte dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS). Sasha Latypova è stata una dei sei relatori dell’evento. Sei settimane dopo, gli organizzatori della conferenza hanno informato Latypova che il governo islandese aveva annunciato che, a partire dalla prossima settimana, le iniezioni di COVID-19 non sarebbero più state disponibili in Islanda. […] Ieri Latypova è stata informata dagli organizzatori della conferenza in Islanda che un annuncio è apparso sul quotidiano islandese Morgunbladid del 17 novembre. L’articolo termina: “La prossima settimana il pubblico potrà vaccinarsi presso il centro sanitario contro l’influenza, ma per il momento non sarà possibile vaccinarsi contro il covid”.

Tutto questo diventa «l’Islanda vieta la vaccinazione COVID» o «L’Islanda vieta i vaccini Covid in mezzo all’impennata delle morti improvvise», nei post citati. Il problema è che queste sono dietrologie prive di una conferma nelle fonti “ufficiali”. Nel post di News addicts si linka solo i quotidiano islandese Morgunbladid e non direttamente l’articolo in cui sarebbe stato riportato tale divieto governativo.

Il dottor Guðrún Aspelund, capo epidemiologo della Direzione sanitaria islandese, ha spiegato il 29 novembre a Reuters che «non ci sono morti improvvise in aumento – continua Aspelund -. L’Islanda sta attualmente utilizzando il vaccino recentemente aggiornato di Pfizer Comirnaty XBB.1.5». Quindi non solo i vaccini Covid continuano a essere autorizzati e disponibili in Islanda, ma vengono anche raccomandati ad alcune fasce di popolazione considerate più a rischio. «La vaccinazione contro la COVID per l’autunno/inverno 2023 è raccomandata a coloro che hanno indicazioni mediche – continua l’epidemiologo -, compresi tutti gli individui di età pari o superiore a 60 anni, gli individui di 5 anni e più. anziani con patologie preesistenti o come raccomandato dal loro medico, nonché dagli operatori sanitari».

La smentita della fonte originale

La fonte originale della narrazione è un post della stessa Sasha Latypova. Secondo quanto riportano i colleghi di Reuters che l’hanno contattata direttamente, l’autrice ha smentito l’interpretazione dell’articolo del quotidiano Morgunbladid da lei stessa riportato, titolando ambiguamente «l governo islandese rimuove silenziosamente (molto silenziosamente) i vaccini anti-Covid. Per adesso». Tale titolo sembrerebbe essere quello originale, come si evince controllando le precedenti versioni in memoria nell’archivio del Web. Riportiamo la smentita di Latypova:

Non so chi affermi che l’Islanda stia vietando le contromisure covid EUA, nel mio articolo secondario ho descritto esattamente ciò che è stato annunciato in Islanda e ho fornito chiarimenti fatti dal mio amico, il giornalista locale che ha chiamato i funzionari sanitari.

Effettivamente nella sua traduzione la dottoressa non fa altro che riportare una intervista del Morgunbladid alla dottoressa Ragnheiður Óskar Erlendsdóttir, direttrice infermieristica del Servizio sanitario della capitale islandese. Ragnheiður si limita a esprimere una sua opinione, che certamente non può essere confusa con una fonte governativa: «Dal 18 ottobre, le vaccinazioni contro il covid e l’influenza sono disponibili per le persone di età pari o superiore a 60 anni e per le persone con malattie di base – ha affermato Ragnheiður -. La prossima settimana, presso il centro sanitario, il pubblico potrà vaccinarsi contro l’influenza, ma per il momento non sarà possibile vaccinarsi contro la covid».

Effettivamente la fonte originale non riporta quanto affermato nelle condivisioni in oggetto.

Conclusioni

Quindi, affermare che l’Islanda vieta i vaccini Covid è falso per stessa ammissione della fonte citata nei post e nelle condivisioni in oggetto, i cui autori sembrano essersi fermati al titolo – come spesso accade in questi casi – senza leggere con attenzione quanto realmente riportato nella narrazione originale.

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