Agrigento, picchiata e segregata in casa durante la gravidanza a 19 anni: condannato a 3 anni e 6 mesi il marito

L’uomo, un 25enne originario di Palma di Montechiaro, era accusato di maltrattamenti e sequestro di persona

È stato condannato a 3 anni e 6 mesi di carcere, e a un risarcimento di 15mila euro, un 25enne di Palma di Montechiaro, nell’Agrigentino, per maltrattamenti e sequestro di persona nei confronti della moglie. Lo hanno stabilito giudici della prima sezione penale del tribunale, presieduta da Alfonso Malato, come riferisce il Corriere della Sera. L’uomo avrebbe picchiato e segregato in casa per otto mesi, da febbraio a settembre 2021, la moglie allora 19enne durante i mesi della gravidanza. Scoperta la gravidanza, le avrebbe impedito di parlarne con alcuno, minacciandola, offendendola e picchiandola. Non poteva uscire di casa perché il 25enne non tollerava che avesse contatti con altri uomini. Le vessazioni non erano solo fisiche. «I tuoi genitori sono zingari, tu sei diventata “signora” grazie a me», le ripeteva l’uomo, che la rimproverava anche di non essere brava nelle faccende domestiche. «Tu sei donna e devi solo pulire e cucinare», proseguiva nei suoi abusi verbali. E poi la minaccia di sottrarle il bambino al termine della gravidanza qualora non avesse obbedito ai suoi ordini. La ragazza è riuscita a scappare e denunciare, spiegando che le due sorelle del giovane la sorvegliavano quando rimaneva sola. Pochi giorni fa, nella stessa cittadina, una donna è stata sfregiata con l’acido dall’ex compagno, che avrebbe organizzato una trappola nella casa in cui convivevano.


Leggi anche: