Rape jokes e sessismo, chiesto il ritiro del gioco da tavolo. L’azienda: «Da gennaio sostituiremo le carte offensive»

La denuncia sui social arriva ai produttori che decidono di intervenire: «Sempre dalla parte di chi subisce violenza»

Il modello è quello di Card Against Humanity: completare le frasi con le associazioni più irriverenti che il gioco propone. Nelle intenzioni, dissacranti da togliere il fiato, politicamente scorrette. Offensive. Gli autori del gioco da tavolo Coco Rido, prodotto da Asmodee, non hanno messo nessun paletto e hanno stampato delle carte gioco finite al centro di una polemica sui social che ha poi portato l’azienda a intervenire pubblicamente. «Il primo gioco per adulti, pensato da adolescenti e prodotto da bambini, ideale per accompagnare gli aperitivi tra amici», è lo slogan di Coco Rido, un modo per avvertire i curiosi e forse scaricare le responsabilità sui contenuti del gioco. «Sco*arsi la babysitter», «picchiare la propria donna», «uno stupro di gruppo», «sotterrare una pu**ana nel deserto», sono le opzioni messe a disposizione per concludere la frase e aggiudicarsi il turno. Come ci si può divertire, chiede la pagina Estetica Sovietica, incitando allo stupro e alla violenza? Il post genera un appassionato dibattito, tanti i commenti di chi minimizza: «È solo un gioco». Ma assai di più sono gli utenti che condividono le parole dell’account: «I “rape jokes” sono alla base della piramide della cultura dello stupro, quella che porta alla naturalizzazione dell’escalation della violenza di genere. E mai come in questo momento urge sfasciare quella base», si legge nel post, «in Italia muore ammazzata una donna ogni 72 ore e ci sono processi per stupro che ci portano indietro al 1600. Quanto si può raggelare il sangue nelle vene a leggere queste robe nel mezzo di un gioco? Anche il gioco ha una dimensione politica. Pensate ad esempio a una sopravvissuta a una violenza sessuale che si mette a giocare con gli amici e scopre che i propri momenti peggiori nella vita sono per loro una specie di gag comica».


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Le scuse dell’azienda

Alcune ore dopo la pubblicazione del post di denuncia, arriva la risposta dalla pagina di Coco Rido, che si impegna a rivedere e cambiare il prodotto venduto. «Ci siamo incartati», si legge sul profilo Instagram del gioco da tavolo, «il team di Coco Rido desidera esprimere il suo sincero impegno nel migliorare, prendendo sul serio il prezioso feedback della comunity di giocatori. Agiremo di conseguenza. Siamo contro ogni tipo di violenza e sempre dalla parte di chi purtroppo la subisce. Le carte che non rispecchiano i valori di rispetto e inclusione saranno sostituite a partire da gennaio 2024. Il gioco rimane vietato ai minori di anni 18, con carte bianche per adattarlo alle preferenze individuali. Crediamo nel divertimento per tutti e continueremo a imparare e migliorare. La nostra missione è creare giochi che portino gioia a tutti, e continueremo a imparare e migliorare, poiché crediamo che giocare debba essere un’esperienza positiva per tutti». Firmato: «Il Team di Coco Rido (ora ancora più attento alle carte)».

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