Milano, Samuel Eto’o denunciato dalla figlia naturale: «Non versa l’assegno di mantenimento da 10mila euro al mese»

L’ex attaccante dell’Inter aveva patteggiato 3 mesi di reclusione nel 2019 per lo stesso motivo

Annie, 22enne studentessa di marketing, ha denunciato il padre Samuel Eto’o perché il calciatore non starebbe pagando l’assegno di mantenimento deciso da giudici nel 2004, quando la bambina era stata riconosciuta come figlia naturale del calciatore camerunense. La giovane si è trasferita a Milano per gli studi universitari ed è qui che ha presentato denuncia: l’ex attaccante dell’Inter non starebbe versando l’assegno mensile di 10 mila euro e si sarebbe reso irreperibile. Già in passato Eto’o aveva deciso di patteggiare per lo stesso motivo. Nel 2019 aveva così ottenuto una pena a tre mesi di reclusione dal tribunale di Cagliari, in seguito alla denuncia che all’epoca aveva presentato la madre della giovane. La 22enne ora spiega di essere costretta a rivolgersi ai giudici perché non è economicamente indipendente e sta gravando interamente sulla madre, una donna italiana di origini sarde, poiché il padre naturale non sta dando corso «ai propri obblighi morali, prima ancora che giuridici». Nella nuova querela, l’avvocato della giovane Daniele Vianello dichiara che Samuel Eto’o nonostante l’assegno deciso nel 2004 e la precedente condanna per il mancato pagamento, sta continuando a ignorare i suoi obblighi. «La fragile situazione psicologica della giovane, bambina cresciuta senza figura paterna, nonché la sua condizione di difficoltà economica, sono note al di lei padre», sono condizioni conosciute dal padre, scrive il legale, «un urlo di dolore che non ha sortito effetto».


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