Il raid di Israele nel campo profughi di Al-Maghazi a Gaza: «Almeno 70 morti»

Secondo il ministero della Sanità controllato da Hamas il bombardamento ha colpito un isolato residenziale

Almeno 70 persone sono morte in un raid israeliano che ha colpito le case del campo profughi di Al-Maghazi, che si trova nel centro della Striscia di Gaza. Secondo il ministero della Sanità controllato da Hamas il raid ha distrutto un isolato residenziale e ucciso 12 donne e 7 bambini, mentre 10 membri di una famiglia sono morti in un altro raid nel campo di Jabalya. Il portavoce dell’esercito ha fatto sapere che i militari hanno scoperto una rete di tunnel e hanno recuperato i corpi di cinque israeliani che si trovavano nella lista dei rapiti. Si tratta di tre soldati fatti prigionieri il 7 ottobre: Ziv Dado, Ron Sherman e Nick Beiser, E due civili: Eden Zacharias ed Elia Toledano. Secondo l’esercito l’operazione ha permesso di scoprire una rete di tunnel strategici che fungevano da quartier generale di Hamas nella Striscia.


L’agenzia di stampa Reuters fa sapere che i raid iniziati qualche ora prima della mezzanotte sono continuati fino al giorno di Natale. I residenti e i media palestinesi hanno parlato di bombardamenti aerei e terrestri nella zona di al-Bureij, nel centro di Gaza. Sul campo di Al-Maghazi l’esercito israeliano ha fatto sapere che sta analizzando un rapporto e che si è impegnato a ridurre al minimo i danni nei confronti dei civili. La Mezzaluna Rossa palestinese ha pubblicato alcuni filmati che mostrano residenti feriti trasportati negli ospedali. Gli aerei da guerra continuano a bombardare le strade principali mentre un attacco aereo a Khan Younis ha ucciso otto palestinesi. Intanto a Betlemme sono state annullate le celebrazioni per il Natale. I cristiani palestinesi hanno tenuto una veglia a lume di candela con preghiere per la pace.


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