Beppe Grillo e gli auguri di Natale coi versi del poeta palestinese: «Siate luce per chi vive nel buio»

A pochi giorni dal ricovero in ospedale, il fondatore del M5s condivide una poesia di Mahmud Darwish e un’immagine di Babbo Natale tra le macerie

«Buon Natale, con l’augurio che ognuno possa essere la luce di coloro che vivono nel buio». A pochi giorni dal suo ritorno a casa dopo il ricovero all’ospedale di Cecina, Beppe Grillo torna a scrivere sul suo blog. Lo fa per augurare un buon Natale a tutti i suoi seguaci, affidandosi ai versi del poeta palestinese Mahmud Darwish: «Mentre prepari la tua colazione, pensa agli altri, non dimenticare il cibo delle colombe. Mentre fai le tue guerre, pensa agli altri, non dimenticare coloro che chiedono la pace. Mentre paghi la bolletta dell’acqua, pensa agli altri, coloro che mungono le nuvole. Mentre stai per tornare a casa, casa tua, pensa agli altri, non dimenticare i popoli delle tende. Mentre dormi contando i pianeti, pensa agli altri, coloro che non trovano un posto dove dormire. Mentre liberi te stesso con le metafore, pensa agli altri, coloro che hanno perso il diritto di esprimersi. Mentre pensi agli altri, quelli lontani, pensa a te stesso, e dì: magari fossi una candela in mezzo al buio».


Sul sito di Grillo, i versi del poeta palestinese compaiono sotto una grande fotografia, probabilmente creata con l’intelligenza artificiale, che ritrae Babbo Natale sedere pensieroso in mezzo alle macerie di uno scenario di guerra. Mahmud Darwish, l’autore scelto dal fondatore del Movimento 5 stelle per i suoi auguri di buone feste, è considerato il maggiore poeta nazionale palestinese e uno dei maggiori in assoluto in lingua araba. Fin da giovanissimo, ha affiancato all’attività letteraria e giornalistica anche un forte impegno politico. Attivo negli anni Sessanta nel Partito Comunista di Israele, divenne poi uno dei quadri dell’Olp, l’Organizzazione per la liberazione della Palestina, e dal 1994 fu membro del parlamento dell’Autorità nazionale palestinese (Anp). Darwish è morto a Houston nel 2008, diventando la prima e unica personalità palestinese dopo Arafat a cui sono stati concessi i funerali di Stato.


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