«Stop Bombing Gaza». Gli striscioni esposti alla Scala tra gli applausi: «Valutiamo altre azioni» – Il video

I partecipanti hanno affermato di aver organizzato tutto all’ultimo, e che potrebbero esserci altre azioni simili

«Basta bombe e basta armamenti nel mondo». È un messaggio di pace quello urlato da alcuni partecipanti a un flash mob che ha avuto luogo alla fine delle prove del concerto di Natale del Teatro alla Scala di Milano mentre venivano srotolati gli striscioni «Stop Bombing Gaza» e «Stop genocidio a Gaza». Daniel Harding aveva appena terminato di dirigere l’orchestra la cui esibizione è prevista alle 20 di oggi, 23 dicembre, quando dalle gallerie hanno iniziato a sventolare bandiere della pace e bandiere palestinesi dalla platea. Tra gli applausi, i manifestanti hanno ricordato le guerre globali, non solo quella in corso in Medio Oriente: «In questo momento ci sono bombe che stanno colpendo nel mondo a Gaza come in Ucraina, come in Ciad come in Congo come in Etiopia». 


Un flash mob nato all’ultimo

A quanto pare, poco di quel che è avvenuto era stato programmato. Franco, uno dei manifestanti, citato dal Corriere della Sera, ha parlato di «flash mob nato dal passaparola all’ultimo momento», che ha coinvolto un paio di decine di persone che si sono poi fermate assieme nella piazza antistante il Teatro. «Nessuno ci ha identificato e siamo stati anche applauditi – ha aggiunto -. Siamo compagni misti, non è una associazione o organizzazione. Partecipiamo alle manifestazioni del sabato», ha aggiunto Franco, spiegando che i partecipanti pensavano da qualche tempo a come rendersi più visibili. E l’azione nel teatro più prestigioso d’Italia potrebbe essere la prima di tante. «Stiamo valutando», ha risposto vago Franco.


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