Malagrotta, l’ordinanza dopo l’incendio del Tmb: «Vietati sport e attività all’aperto in un raggio di 6 km dal rogo»

Informativa in procura sulle cause. I sindacati: emergenza rifiuti a Natale

Malagrotta non brucia più. I vigili del fuoco hanno lavorato tutta la notte per spegnere l’incendio del Tmb1 nella discarica di Malagrotta a Roma. Le fiamme sono state spente in mattinata e adesso si lavora al raffreddamento delle aree. Intanto si attendono i risultati del monitoraggio sulla qualità dell’aria: i tecnici dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale (Arpa) del Lazio hanno installato due campionatori a circa 500 metri a nord ovest e a 100 metri a sud est rispetto al punto in cui è divampato l’incendio. Un’ordinanza firmata nella serata del 24 dicembre dal sindaco di Roma Roberto Gualtieri vieta le attività sportive all’aperto, la raccolta degli alimenti di origine vegetale e il pascolo degli animali da cortile «per un periodo non superiore a 48 ore, in virtù del principio di precauzione, per un raggio di 6 km dal luogo dell’incendio e comunque limitatamente al territorio di Roma Capitale».


L’ordinanza

L’ordinanza raccomanda anche di «limitare le attività all’aperto, con particolare riguardo a quelle di natura ludico ricreativa». E chiede di mantenere chiuse le finestre «in caso di fumi persistenti e maleodoranti». Il Corpo di Polizia Locale di Roma Capitale provvederà alla vigilanza su divieti e obblighi. Anche il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca ha raccomandato, in un area di 6 chilometri dal rogo, «di non sostare; mantenere chiuse le finestre in caso di fumi persistenti e maleodoranti; non utilizzare i condizionatori d’aria, evitare attività ludico-sportive, raccogliere vegetali. In caso di emergenza contattare il 112 o la Sala Operativa della Protezione Civile del Lazio 803 555». La Protezione Civile del Lazio sta intervenendo con autobotti regionali. «Fino alle 23 ne abbiamo 4 in uso, per domani mattina ne abbiamo allertate altre 3», ha spiegato ieri sera Rocca. «Sono in contatto costante con il governo, con il prefetto, con il sindaco di Roma, con ASL e Arpa Lazio che sta procedendo ai monitoraggi. Dobbiamo scongiurare una nuova emergenza ecologica nel nostro territorio», ha concluso.


L’emergenza rifiuti

I sindacati hanno lanciato l’allarme sulla probabile emergenza rifiuti nella Capitale a Natale: «Attendiamo di conoscere i danni ma se l’impianto non potrà essere utilizzato rischiamo un impatto devastante sulla raccolta e gestione dei rifiuti. In questo momento la priorità è garantire la tutela della salute delle persone che abitano e lavorano in prossimità dell’impianto», fa sapere la Cgil. Un’informativa arriverà in procura stamattina per far partire l’indagine.

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