Adrian Mutu, oltre al danno la beffa: esonerato dal club di Baku mentre era al funerale della madre

L’ex attaccante di Juve, Inter, Parma e Fiorentina si trovava in Romania per il lutto famigliare: la dirigenza del Neftci Baku gli ha recapitato licenziamento e condoglianze in un colpo solo

Vedersi esonerati a metà della stagione, o ancora prima, non è mai una sorpresa piacevole per un allenatore. Può capitare, però: è successo anche ai migliori, d’altronde, che hanno saputo approfittare della pausa per riordinare le idee e preparare la riscossa in atri club. Ma la disavventura capitata proprio alla vigilia di Natale ad Adrian Mutu ha davvero dell’incredibile. L’ex attaccante rumeno di Juve, Inter, Parma, Verona e Fiorentina è stato infatti sollevato dall’incarico di guida tecnica del Neftci Baku, squadra di prima divisione dell’Azerbaigian, mentre era nel suo Paese natale, la Romania. E non per una generica vacanza, ma per partecipare al funerale della madre, morta proprio pochi giorni prima di Natale. La dirigenza del Neftci aveva evidentemente ormai preso la sua decisione, e non ha ritenuto di attendere neppure qualche giorno per comunicarla a tutti, interessato compreso. Anzi, ne ha approfittato per far economia di comunicati e unire due piccioni con una fava: un’unica nota per dare a Mutu tanto il benservito, quanto le «più sentite condoglianze» per la dipartita dell’amata madre. Con tanti saluti al Galateo del dolore. «Oggi è stato risolto di comune accordo il contratto tra il PFK Neftchi e Adrian Mutu. Il PKF Neftchi ringrazia Adrian Mutu per la sua collaborazione e il suo duro lavoro e gli augura successo nelle sue attività future», si legge nell’asciutto cominciato della società. «Allo stesso tempo, il club esprime le sue più sentite condoglianze ad Adrian Mutu per la morte di sua madre. Il PFK Neftchi, che attualmente sta lottando per risultati elevati nella Premier League e nella Coppa dell’Azerbaigian, invita tutti i suoi tifosi a sostenere e unirsi strettamente attorno alla squadra». La performance della squadra di Baku non era in effetti così deludente: il Neftci Baku era terzo in classifica e aveva appena battuto per 2-0 il Kapaz. Non abbastanza, evidentemente, per la dirigenza.


La carriera di Mutu tra prodezze e guai con sostanze proibite

La stella di Mutu, classe 1979, ha brillato per tutti gli anni 2000 in Serie A, dapprima all’Inter, poi al Verona e al Parma; quindi, dopo una parentesi tormentata al Chelsea, con la maglia della Juve e quella della Fiorentina. Considerato tra i calciatori rumeni più forti di tutti i tempi, detiene il primato di gol segnati con la nazionale del suo Paese (35), alla pari col campione del decennio precedente Gheorghe Hagi. La sua carriera calcistica è stata funestata però da una serie di scandali per le sostanze che il giocatore avrebbe assunto. Nel settembre 2004 Mutu fu trovato positivo alla cocaina: fu squalificato per 7 mesi e licenziato dal Chelsea. Nel 2010, il nuovo stop, questa volta in Italia, per un doppio controllo antidoping positivo (ai  metaboliti della sibutramina) nell’arco di 10 giorni. Squalificato per 9 mesi, poco dopo il rientro fu messo fuori rosa dalla Fiorentina. L’inizio della parabola discendente della sua carriera.


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