L’Iran all’Onu dopo la morte di Mousavi: «Rispondere a Israele è un nostro diritto»

La lettera dell’ambasciatore di Teheran a Guterres: «L’operazione che ha portato alla morte del generale è un atto terroristico»

L’Iran «si riserva il diritto legittimo di rispondere con decisione a Israele» per l’uccisione in un raid a Damasco del generale Sayyed Razi Mousavi, uno dei consiglieri più esperti dei Pasdaran in Siria. Ad annunciarlo è l’ambasciatore di Teheran presso le Nazioni Unite, Saeed Iravani, in una lettera al Segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres. L’operazione che ha provocato la morte di Mousavi viene definita nella missiva «un atto terroristico». Inoltre, l’Iran ha chiesto al Consiglio di Sicurezza di «condannare le attività maligne del regime di Israele e i suoi atti di aggressione e terrorismo nella regione. Rappresentano una seria minaccia alla pace globale e alla sicurezza». In mattinata il portavoce delle guardie rivoluzionarie aveva dichiarato che l’attacco del 7 ottobre è stata una risposta all’uccisione del generale iraniano Qasem Soleimani, avvenuta 3 anni fa in Iraq. Una dichiarazione che è stata presto smentita da Hamas, che in un comunicato – citato dall’agenzia Ansa – ha dichiarato: «Neghiamo quanto riferito dal portavoce delle Guardie Rivoluzionarie riguardo l’operazione e i suoi motivi. Abbiamo sottolineato più volte i motivi, il principale dei quali la principale è stata la minaccia alla moschea di Al-Aqsa. Ogni risposta della resistenza palestinese è una reazione all’occupazione e all’aggressione al popolo palestinese e ai luoghi santi».


Gli Usa dopo l’attacco alla Msc: «Distrutti 12 droni e 5 missili degli Houthi»

Intanto, all’indomani dell’attacco alla nave commerciale del colosso Msc United, gli Houthi – gruppo armato yemenita – hanno rivendicato di esserne i responsabili. Il portavoce militare dell’esercito israeliano, Daniel Hagari, ha confermato la paternità degli Houthi dell’attacco e ha poi annunciato di aver sventato un altro potenziale scontro: «Un nostro aereo da combattimento ha intercettato con successo un obiettivo aereo ostile sul Mar Rosso mentre era diretto verso Israele, prima che entrasse nel nostro territorio». E ha aggiunto: «Gli attacchi degli Houthi contro Israele sono azioni terroristiche». A suo dire, inoltre, avvengono «sotto la direzione dell’Iran, mediante intelligence e mezzi di combattimento iraniani. E dagli Stati Uniti fanno sapere di aver distrutto 12 droni e 5 missili lanciati dal gruppo armato yemenita sul Mar Rosso.


«Rubati organi da 80 cadaveri palestinesi: serve indagine indipendente»

Nel frattempo, cade un’accusa pesante su Israele. Secondo l’Ufficio stampa governativo di Gaza, i militari avrebbero rubato organi da 80 corpi di palestinesi restituiti ieri al valico di frontiera di Kerem Shalom. «L’esame dei corpi indica chiaramente che l’occupazione israeliana ha rubato loro organi vitali», si legge in una nota di Hamas in cui precisano che non sarebbe la prima volta che avviene una «mutilazione» dei corpi. Da qui la richiesta di svolgere un’indagine internazionale indipendente su quanto sarebbe accaduto. Gli 80 corpi sarebbero poi stati sepolti in una fossa comune a Rafah, dopo essere stati controllati al fine di accertare che non ci fossero ostaggi tra loro.

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