Il Michigan ha deciso: Trump correrà alle primarie del 2024. Rigettato il ricorso per escluderlo

Sono circa 30 gli Stati che hanno contestato l’idoneità dell’ex presidente per il suo ruolo nell’insurrezione di Capitol Hill. Molti sono già stati respinti

Escludere Donald Trump dalle primarie repubblicane deve essere una decisione politica, non certo giuridica. Con questa motivazione, la Corte Suprema del Michigan ha rigettato il tentativo di vietare la corsa all’ex presidente per il suo ruolo nell’assalto a Capitol Hill il 6 gennaio 2021. La decisione del Michigan – dove le primarie repubblicane sono fissate per il 27 febbraio – segue la sentenza diametralmente opposta del Colorado che, il 19 dicembre scorso, ha escluso al tycoon la possibilità di partecipare alle primarie repubblicane dello Stato facendo appello al 14esimo emendamento della Costituzione americana, che estromette dalle cariche pubbliche i funzionari coinvolti in «insurrezioni o rivolte» contro la Costituzione americana dopo aver prestato giuramento. L’emendamento, nato alla fine della Guerra di Secessione (1861-1865), serviva a impedire a un esponente separatista l’accesso a una carica pubblica. Finora non era mai stato evocato per un presidente e/o funzionario di alto grado. Negli ultimi mesi, ricorda il New York Times, una trentina di Stati hanno contestato l’idoneità di Donal Trump alla corsa per la presidenza degli Stati Uniti. Molti di questi sono già stati respinti. Solo il Colorado finora ha escluso la sua corsa alle primarie ma la decisione è congelata in attesa del verdetto finale della Corte Suprema federale.


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