Malore per Marco Cappato, colpito da un’ischemia ad Aosta. Il suo medico: «Migliora, ma dovrà operarsi al cuore»

L’attivista è stato dimesso dall’ospedale di Aosta, ma nelle prossime settimane dovrà sottoporsi a un intervento per risolvere un problema cardiaco

È stato dimesso oggi 4 gennaio Marco Cappato, ricoverato dal 31 dicembre per un malore avuto mentre si trovava in Valle d’Aosta. Il tesoriere dell’associazione Luca Coscioni era stato portato in ambulanza al pronto soccorso dell’ospedale Parini di Aosta. Secondo l’ultimo bollettino del suo medico di fiducia, Mario Riccio, le condizioni di Cappato, 52 anni, sono in miglioramento. L’attivista ha avuto «un problema di origine cardiaca – spiega il medico – che ha prodotto uno screzio ischemico neurologico nella funzione della sola articolazione della parola».


Il ricovero e la ripresa

Una volta in ospedale, Cappato ha svolto una serie di accertamenti che «confermavano il quadro clinico e ha ricevuto la terapia del caso», continua il dottor Riccio. È stato quindi sottoposto a una risonanza cerebrale che «ha confermato la modesta entità del danno ischemico». Secondo il medico di fiducia di Cappato, il suo quadro clinico è considerato rassicurante e in miglioramento, per questo è stato dimesso dall’ospedale di Aosta. Avrà comunque bisogno di «un adeguato periodo di riposo e cure». A causare l’ischemia sarebbe stata la presenza del «Forame ovale pervio cardiaco», spiega il dottor Riccio. Nelle prossime settimane Cappato dovrà essere operato per «la chiusura dello stesso».


Cappato: «Roba seria, ma non grave»

In serata è lo stesso tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni a intervenire sui social per aggiornare sulla propria condizione di salute. «Ecco dove ho passato il capodanno», scrive Cappato postando una foto del Pronto Soccorso dell’ospedale di Aosta. «Roba seria, ma non grave – aggiunge -. Con una piccola operazione al cuore, che farò tra qualche settimana, tornerò come nuovo. Ringrazio tutto il personale per la competenza e l’umanità dimostrata». E nonostante il momento complicato, Cappato dimostra di non aver perso il senso dell’umorismo: «Sono ammesse anche battute sulla Svizzera – scrive sui social – a patto di non credersi originali».

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