La statua di Gesù con bottiglia e bicchiere e la Madonna con uovo: così un bar rischia l’accusa di vilipendio alla religione

Succede al Nouveau-l’église di Marigliano. È stato realizzato in una chiesa sconsacrata

Il bar Nouveau-l’église, realizzato in una chiesa sconsacrata e ristrutturata a Marigliano in provincia di Napoli rischia la chiusura. Secondo la polizia municipale del comune l’architettura del locale causa vilipendio alla religione. I titolari sono stati già multati e denunciati e la richiesta di chiusura è stata già presentata. Mentre i preti della diocesi di Nola hanno invitato a boicottarlo. Tutta colpa delle statue presenti all’interno del locale. Tra queste ce n’è una che raffigura Gesù Cristo con una bottiglia e un bicchiere in mano. Mentre quella della Madonna è rivolta di spalle e con un uovo in testa. Mentre una pubblicità della Martini è stata cambiata con la parola “Martiri”.


Vilipendio alla religione

Gli agenti coordinati dal maggiore Emiliano Nacar hanno effettuato un sopralluogo e denunciato i gestori per vilipendio alla religione. Anche per un cartello in cui si legge “Prendete e bevetene tutti“. Il gestore Antonio Minieri dice però al Corriere del Mezzogiorno che il suo locale non c’è nulla di scandaloso o di cattivo gusto: «Ciò che abbiamo fatto è solo dare nuova vita a un posto che era abbandonato rivestendolo con delle opere che non spingono i giovani al peccato: tutt’altro. Il Cristo Redentore con in mano un bicchiere e l’acqua santa, infatti, in realtà, vuole essere una esortazione a bere responsabilmente. La Madonna che dà le spalle al bancone con l’uovo in testa è un richiamo alla Pala di Brera di Piero della Francesca».


La multa

E ancora: «L’immagine del Crocifisso che abbiamo sistemato nel bagno e la Via Crucis in cui ci si riflette con gli specchi sono, poi, dei moniti a non utilizzare sostanze proibite, ad aver rispetto per se stessi e gli altri». Il bar è stato sanzionato per cinquemila euro per la mancanza dell’agibilità commerciale e del permesso di somministrare alcolici, oltre che per il cambio di destinazione d’uso non regolarizzato. Ora comincia la battaglia per non chiuderlo.

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