Massimo Giletti rompe il silenzio sulla chiusura di Non è l’Arena, l’attacco a Cairo: «Tradito da un fratello»

«La libertà è venuta meno» dice il giornalista a proposito della chiusura improvvisa del suo programma su La7

L’unica certezza che ha Massimo Giletti per ora è che nei prossimi cinque mesi lavorerà in Rai, ma quale potrà essere il suo prossimo impegno non ci sono ancora dettagli definiti. In una lunga intervista al settimanale Gente, il giornalista torna a parlare dell’improvvisa chiusura di Non è l’Arena su La7. E attacca l’editore Urbano Cairo, dal quale dice si è sentito tradito. «Quello che ho vissuto è stato il tradimento di una persona che consideravo un vero fratello – dice Giletti – non voglio parlare della questione giudiziaria, entro nel merito di quella umana». Il riferimento è all’inchiesta della procura di Firenze sulle stragi mafiose dei primi anni ’90, per la quale sia Giletti che Cairo sono stati sentiti dagli inquirenti. Giletti aggiunge a proposito del comportamento del suo ex editore: «Non mi sarei mai aspettato che la persona che mi abbracciò quando morì mio padre e che mi trovai all’improvviso alle spalle nella giornata in cui lo seppellivo, potesse, senza dirmi nulla, senza neppure guardarmi negli occhi, senza darmi una parvenza di motivazione, chiudere non solo un programma, ma chiudere un rapporto umano». Qual è il motivo per cui è stato chiuso il programma quindi? Giletti non entra nei dettagli, ma dice: «Nel momento in cui io affrontavo un certo tipo di temi, davvero delicatissimi, la libertà è venuta meno. Non siamo pronti per aprire certi cassetti, evidentemente. Forse Cairo non poteva dirmela, la verità».


«Nei prossimi cinque mesi lavorerò in Rai»

Sul suo futuro in Rai, confermato nei giorni scorsi dall’ad Roberto Sergio, Giletti sottolinea come sia piacevole «ricevere apprezzamenti da un importante dirigente di Rai1, però – continua – la definizione di quello che sarà il mio futuro in Rai, nella stagione 2024-2025, è ancora lontana dall’essere conclusa», ha detto il giornalista nell’intervista-confessione al settimanale Gente, riferendosi agli apprezzamenti ricevuti da parte di Angelo Mellone, direttore dell’intrattenimento daytime di Rai1. «Farò un passo avanti con la Rai, una serie di eventi interessanti nei prossimi cinque mesi», ha aggiunto Giletti, «ma quello che farò dopo ancora non è chiaro ed è possibile tutto perché ho più offerte. Trovo però che tentare di dare fiducia alla Rai in questo momento sia un atto sensato. Qualsiasi altra scelta farà rumore. Vedremo».


«Nella mia vita privata c’è una persona»

Nella lunga intervista che uscirà domani, venerdì 5 gennaio, Giletti ha inoltre reso nota «la presenza di qualcuno» – che «si tiene stretto» – nella sua vita privata. «Non è detto che io sia solo, ho semplicemente tutelato chi c’è – continua -. Non ne parlo volentieri, posso dire che c’è una presenza importante a cui tengo molto». E sulla possibilità di sposarsi e avere figli ha aggiunto: «Mai dire mai, nella vita. Anche persone come me andando avanti sentono nella propria mente emozioni diverse. Una volta ero chiuso a questa cosa, ora no: anche all’idea del matrimonio ora sono aperto», conclude.

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