I genitori di Federico, tifoso della Roma ferito da un petardo durante il derby: «Ha perso un orecchio. Chiudete gli stadi». Un arresto – Il video

L’amico presente con il 27enne, in tribuna: «Era svenuto accanto a me, ho cercato di fermare l’emorragia. Si è creato il vuoto attorno a noi. Io urlavo»

È stato rintracciato ed arrestato in flagranza differita (art. 8 L. 401/89) nelle prime ore di questa mattina il42enne che ha lanciato un petardo in tribuna durante il derby ferendo gravemente Federico27enne , tifoso della As Roma e il suo amico Alessandro. L’uomo è stato individuato mentre, alle ore 17.30 circa, durante le fasi di riscaldamento dei giocatori, dalla Tribuna Tevere, ha scagliato il petardo nel settore Distinti sud est, ferendo due tifosi della Roma: Federico e il suo amico. Nel corso della perquisizione in casa sono stati ritrovati gli stessi indumenti usati durante il gesto e le scarpe del fermato. A carico dell’arrestato, anche se si è ancora in corso nelle fasi delle indagini preliminari è stata già avviata l’istruttoria utile alla adozione del Daspo, mentre proseguono le indagini a cura della Digos e del Commissariato Prati.


La denuncia dei genitori di Federico

Alessandro e Antonella, i genitori di Federico, 27enne ferito per lo scoppio di un petardo in tribuna durante il derby Roma-Lazio, non si danno pace. A Repubblica raccontano i danni della follia ultras sul loro figlio. «Ha perso un orecchio per una partita di calcio, ha alcune ferite interne, molto probabilmente non riacquisterà l’udito dal lato destro. Chiudano gli stadi, le partite si vedano a casa. Non è accettabile tutto questo», dichiarano. Il giovane, un lavoratore nel campo dell’e-commerce, si trova ricoverato in gravi condizioni al policlinico Gemelli. Ha davanti a sé 70 giorni di prognosi. Tifoso giallorosso, era andato al derby all’Olimpico con altri quattro amici.


L’amico: «Attorno a noi si è creato il vuoto, io urlavo»

«La partita non l’ha mai vista perché quel razzo, quel petardo, quella bomba, e non sappiamo ancora bene cosa sia, lo ha colpito in pieno volto poco prima delle 18. E ciò che si aggiunge al nostro sconcerto è che nessuno sta indagando e ci viene ripetuto che noi dobbiamo fare una denuncia. Ma dove sono le istituzioni? Noi siamo stati avvertiti di quanto accaduto da uno steward. Mi chiedo se sia normale. Per questo motivo ci siamo affidati a un avvocato», dichiara la coppia al quotidiano. Il ragazzo è abbonato e si trovava nel settore distinti Sud. «C’erano tre steward a fare da muro a quei tifosi che hanno lanciato qualcosa contro di noi”, è la ricostruzione dell’amico Alessandro, 26 anni. Ciò che ho riportato io è una sciocchezza, ho perso una piccola parte del lobo, il timpano è lesionato ma non perderò l’udito – racconta mentre sistema la medicazione all’orecchio, sul viso porta i tagli provocati dallo scoppio – invece Federico è svenuto accanto a me, ho cercato di fermare l’emorragia. Si è creato il vuoto attorno a noi. Io urlavo».

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