Crosetto sulle polemiche per il calendario dell’Esercito e le accuse sul fascismo: «Perché quei militari erano eroi»

La spiegazione del ministro della Difesa sulla dicitura “prima e dopo l’8 settembre 1943” che compare sulla copertina

Le polemiche sul calendario dell’Esercito sono «pretestuose e ridicole». Lo afferma il ministro della Difesa Guido Crosetto in merito al caso sollevato oggi da Repubblica. Sulla copertina dell’edizione 2024 del calendario in questione compare la scritta «Per l’Italia sempre… prima e dopo l’8 settembre 1943», cioè prima e dopo l’armistizio con il fascismo. «Non si può certo ignorare che venti di revisionismo soffiano attorno alle più alte cariche dello Stato e si riverberano a ogni livello», aveva commentato Marco Grimaldi, deputato di Alleanza Verdi-Sinistra, mentre l’Anpi ha chiesto il ritiro del calendario. Nel corso della giornata, sono arrivate le precisazioni del ministero della Difesa, secondo cui il calendario «non intende affatto riabilitare il fascismo» e «si inquadra in una trilogia storica che vuole evidenziare l’impegno e il valore degli italiani e dei nostri militari nella Guerra di Liberazione».


Il ministero precisa anche che tutti i militari celebrati nel CalendEsercito 2024 «sono stati scelti perché il loro coraggio è stato d’esempio sia prima dell’armistizio sia, con uguale impegno e determinazione, durante la guerra di Liberazione». Ed è proprio a quello, spiega la Difesa, che ci si riferisce con quel “prima e dopo” l’8 settembre 1943. Un modo, in altre parole, per onorare «la coerenza e il valore dell’impegno coraggioso di chi scelse di servire la Patria». Più tardi, è lo stesso Crosetto a intervenire direttamente sulla questione per mettere a tacere le polemiche. «Pur di inventare un attacco politico a un esponente di maggioranza», una parte dell’opposizione non si preoccupa «di infangare l’Esercito, le forze armate, la Difesa, ma soprattutto soldati e ufficiali che sono stati eroi indiscutibili e di cui bisogna solo continuare ad onorare la memoria», attacca il ministro. «Questi sarebbero i “fascisti” che alcune forze politiche additano? Siamo alla follia. Parliamo di veri eroi», precisa Crosetto riferendosi ai militari celebrati nel calendario.


Foto di copertina: ANSA/Giuseppe Lami | Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ospite della trasmissione “Cinque minuti”, condotta da Bruno Vespa (Roma, 15 Gennaio 2024)

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