Vince un premio letterario e poi confessa: «Ho scritto il libro con Chat GPT». Il caso di Rie Kudan: «Lo rifarò»

La scrittrice ha vinto il premio Akutagawa con il suo “The Tokyo Tower of Sympathy”

L’autrice giapponese Rie Kudan ha vinto il premrio Akutagawa, uno dei riconoscimenti letterari più prestigiosi del Paese, per la migliore opera di narrativa di uno scrittore esordiente. L’opera che le ha fruttato il premio lo scorso mercoledì 17 gennaio si intitola «The Tokyo Tower of Sympathy», definito dalla critica «praticamente impeccabile». Quello che non si sapeva, riporta la Cnn, e che proprio Kudan ha rivelato dopo la vittoria, è che un altro autore, nascosto, le ha dato una mano per la stesura: Chat GPT. La decisione di rivolgersi all’intelligenza artificiale è stata rivendicata dalla giovane autrice, che ha dichiarato: «Ho intenzione di continuare a trarre profitto dall’uso dell’intelligenza artificiale nella scrittura dei miei romanzi, lasciando che la mia creatività si esprima al massimo». L’aiutante virtuale avrebbe contribuito alla stesura generando, parola per parola, circa il 5% del libro.


Il processo creativo

Il romanzo è incentrato sui dilemmi di un architetto incaricato di costruire una confortevole prigione a Tokyo. E parla anche di intelligenza artificiale. Lo strumento ha infatti avuto un ruolo importante nella vita dell’autrice, che ha raccontato di rivolgersi a ChatGPT per parlare di problemi che sentiva di non poter dire a nessuno. «Quando l’intelligenza artificiale non diceva quello che mi aspettavo, riportavo i miei sentimenti nelle battute del personaggio principale». L’intenzione della scrittrice di tentare un uso virtuoso dell’intelligenza artificiale in un lavoro creativo. Proprio mentre si discute sui diversi casi controversi che man mano emergono. L’anno scorso per esempio il fotografo berlinese Boris Eldagsen si è ritirato dai Sony World Photography Awards proprio dopo aver rivelato che il progetto vincitore nella categoria foto creative, il suo, era stato realizzato usando l’intelligenza artificiale.


Le polemiche

Oltre 10.000 autori (tra cui James Patterson, Roxane Gay e Margaret Atwood), hanno firmato una lettera aperta chiedendo ai leader del settore dell’intelligenza artificiale di ottenere il consenso degli autori quando utilizzano il loro lavoro per addestrare modelli linguistici di grandi dimensioni – e di ricompensarli equamente quando lo fanno. Scrittori come George RR Martin, Jodi Picoult e John Grisham hanno addirittura intentato un’azione legale collettiva contro OpenAI, la società dietro ChatGPT, accusandola di usare indebitamente il lavoro protetto da copyright. Keiichiro Hirano, scrittore e membro del comitato del premio giapponese, ha tuttavia dichiarato che nel caso di Kudan non vede aspetti problematici. «Sembra che la storia secondo cui il pluripremiato lavoro di Rie Kudan è stato scritto utilizzando l’intelligenza artificiale generativa sia stata fraintesa… Se la leggi, vedrai che l’intelligenza artificiale generativa è stata menzionata nel lavoro. Ci saranno problemi con questo tipo di utilizzo in futuro, ma non è questo il caso», ha scritto su X.

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