Frosinone, la cuoca condannata a due anni per aver fatto sesso con minori stranieri

Per mesi dal 2015 al 2016 ha approfittato sessualmente di alcuni giovani ospiti. Portandoli anche in stanze a pagamento

Tania F., 33enne all’epoca ed ex operatrice di una comunità di accoglienza di minori senza genitori, è stata condannata a due anni di reclusione. Il reato contestatole è quello di induzione alla prostituzione minorile. All’epoca svolgeva le mansioni di cuoca ed addetta alle pulizie nella struttura di Sant’Ambrogio sul Garigliano a Frosinone. E per mesi dal 2015 al 2016 ha approfittato sessualmente di alcuni giovani ospiti. Portandoli anche in stanze a pagamento. Il pubblico ministero romano Antonio Calaresu ha scoperto almeno tre casi di adolescenti ricompensati con 50 euro, vestiti e vecchi telefonini. A far scoprire tutto un 17enne egiziano che ha raccontato di avere una storia con un’operatrice del centro e mostrando le foto a un collega di lei. I rapporti con gli ospiti a un certo punto fanno anche scoppiare delle risse.


Gli incontri

Mentre gli incontri con il giovane egiziano continueranno anche dopo la scoperta della vicenda. Nella quale poi confessano anche un 16enne e un 17enne: «Ho saputo in quella circostanza che non era la prima volta che si intratteneva sessualmente con gli ospiti della comunità», ha spiegato la direttrice. «In particolare mi veniva riferito, come peraltro confermato da una foto girata su WhatsApp e scattata presumibilmente in un albergo che la stessa aveva avuto intimità con un altro ospite, un ragazzo egiziano nato nel 1997, ospite nella nostra struttura fino a febbraio 2015». L’ex operatrice oggi è 41enne. I giudici hanno disposto per lei l’interdizione dai pubblici uffici.


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