Roberto Speranza: «L’alternativa a Meloni è il governo giallorosso»

L’ex ministro della Salute: c’è un terreno comune su cui lavorare

Roberto Speranza vuole un’alleanza tra il centrosinistra e il Movimento 5 Stelle. Perché «sui fondamentali credo sia emerso un terreno comune su cui lavorare. Poi è naturale che quando si corre col proporzionale ogni forza politica si misuri con la propria identità». L’ex ministro della Sanità parla in un’intervista al Quotidiano Nazionale. E sulla possibilità di una candidatura della segretaria del Partito Democratico Elly Schlein alle Europee è aperturista: «Valuterà tutte le condizioni e come rendere più forti le nostre liste».


Il governo giallorosso

Speranza pensa che l’alternativa al governo Meloni ci sia già: «Sento affermare che il governo non è all’altezza ma non c’è un’alternativa. Vorrei invece ricordare che l’alternativa c’è già stata: il governo giallo-rosso, a mio avviso positivo, che ha unito larga parte dell’odierna opposizione. Abbiamo affrontato una pandemia senza precedenti con misure coraggiose di sostegno sociale a famiglie e imprese. E abbiamo vinto la grande partita del Pnrr con ben 209 miliardi portati all’Italia. Oggi dobbiamo coltivare questo campo, senza pregiudiziali e forzature a partire dai problemi reali delle persone». Fra questi «il salario minimo, una priorità per i lavoratori che ci ha visti uniti. E la sanità. Durante la pandemia c’eravamo detti ‘mai più tagli’». Per quanto riguarda la sanità, chiusa l’emergenza «vedo un pericolosissimo ritorno al passato. Addirittura, per il 2024, l’indicazione del governo in percentuale sul Pil è inferiore ai livelli pre pandemia del 2019».


Il M5s e il centrosinistra

Mentre con il M5s «nessuno nega che ci siano differenze come sulla politica estera, ma, anche su questo, solo il confronto può costruire strade condivise». Infine, la pace: «Per me è un orizzonte strategico e penso che rappresenti un pezzo d’identità della sinistra e del Pd. Così come penso che investire sul dialogo e sull’iniziativa diplomatica sia parte essenziale della nostra agenda».

Leggi anche: