Le piantagioni di marijuana nelle Langhe: «In tre mesi si guadagnano 50 mila euro»

L’organizzazione si occupava di tutto: dall’illuminazione artificiale alla distribuzione

Un’inchiesta dei carabinieri di Cuneo ha portato alla scoperta di un giro di spaccio in Piemonte con una particolarità. La marijuana era direttamente coltivata nelle Langhe. In case che diventavano piantagioni abusive. «Le intercettazioni svolte hanno consentito di appurare che i tre indagati gestivano anche altre abitazioni ove coltivare marijuana, allo stato non individuate», scrive la Gip Claudia Beconi nell’ordinanza di custodia cautelare. La marijuana veniva coltivata in edifici «in disuso e isolati». Dietro c’era un’organizzazione che si occupava di tutto, fino all’illuminazione artificiale per le piante: «Sotto le 50 lampade non servono, e se ne metti 20 o 50 spendi la stessa cifra; e ogni liquido ti basta per 200 litri d’acqua», si sentiva dire nelle intercettazioni. Il lavoro durava circa tre mesi e faceva guadagnare alla fine circa 50 mila euro.


In copertina: immagine di repertorio


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